LA STORIA COME ORGANISMO VIVENTE
Il nuovo saggio di Emanuele Franz
Emanuele Franz è un filosofo friulano sui generis, vive in un piccolo paese montano dell’alto Friuli dove gestisce una casa editrice di nicchia, la Audax, rilegando anche i libri a mano.
Dal suo eremo concepisce e da alle stampe –la storia come organismo vivente- un singolare quando innovativo testo sulla filosofia della storia che in breve tempo suscita l’apprezzamento e l’interesse dapprima di illustri rappresentanti della cultura italiana, come Massimo Cacciari ed Emanuele Severino, ma anche da Marcello Veneziani, Alessandro Barbero, dal sociologo Fabrizio Fratus e altri, e poi, all’estero, dall’emerito professore del MIT di Boston Noam Chomsky, che l’ha definita una teoria “molto ambiziosa”, al filosofo russo Alexandr Dugin, che si è espresso dicendo che essa è “estremamente interessante” fino al recente interessamento del Premio Nobel per la fisica Brian Josephson, emerito professore alla Cambridge university, che ha scritto al filosofo Emanuele Franz per fargli sapere che la sua teoria della storia è molto simile alle idee sulle quali sta lavorando lui nel campo della fisica.
Ma di che cosa si occupa questa nuova teoria e perché è tanto interessante? Si tratta di una nuova teoria sul tempo, che ci insegna a non pensarlo come lineare, o circolare, ma come a un organismo vivente.
In questa Opera viene avanzata una teoria che sostiene che l’intera storia sia mossa da fasi circolari ricorsive ma queste, su una scala più ampia, sfociano in un percorso lineare che mira a formare degli organi (o età) che portano la storia alla sua maturazione, egualmente a un organismo vivente. Il filosofo qui concepisce l’esistenza di una storia vivente che respira e pulsa, portando alla formazione di sette epoche, o organi, sette età storiche: l’età dell’Essere, della Ragione, della Volontà, dell’Io, del Popolo, del Sogno e della Sapienza.
Il lavoro quindi postula l’esistenza di altre due epoche a venire, in cui l’Organismo vivente chiamato Storia deve culminare in quella che Franz chiama: “l’età della Sapienza” e in merito ha l’ardire di teorizzare una Repubblica Ideale e concepirne addirittura la Costituzione, collocandosi così nel filone delle grandi utopie politiche.
Questo studio sulla storia indubbiamente contribuisce alla causa della Tradizione, perché si oppone al tramonto di ogni valore di questo periodo oscuro, e in esso si cerca anche di proporre delle alternative. Quella in cui ci troviamo oggi è quella che Franz chiama “l’età del sogno” e rappresenta il declino e l’estinzione dell’uomo, della sua individualità, e del suo centro volitivo.
Ma il filosofo supera se stesso affermando addirittura che nell’organismo vivente chiamato storia un epoca possa anche influire su un’altra epoca in modo retroattivo, ovvero che il futuro possa in qualche modo modificare il passato così come in un organismo un organo, ad esempio il sistema nervoso, possa inviare informazioni e influire su un altro organo.
Una teoria possente, visionaria, che senza dubbio vale la pena di approfondire perché invita a riformulare radicalmente il modo di concepire il tempo a cui siamo da sempre abituati.
Dario Leotti
La Storia come organismo vivente, Emanuele Franz, Audax Editrice, 2017, pp. 140, euro 15
Reperibile su http://www.audaxeditrice.com
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