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Patriæ: perché la Lega è l’unica possibilità

Negli ultimi mesi dalle parole di Matteo Salvini traspare sempre più spesso un apparente svolta patriottica da parte della Lega Nord, incuriosito ho deciso di approfondire l’argomento nel tentativo di capire se si tratti di una convinzione maturata nel tempo o di un atteggiamento assunto per calcolo elettorale. In questo percorso di ricerca fatto di domande poste a militanti ed esponenti del movimento padano, mi è stata indicata una persona che in questo cambiamento ha avuto una parte rilevante: Fabrizio Fratus, un ideologo che tramite il giovane Vincenzo Sofo (oggi stretto collaboratore di Salvini) ha aperto un canale di comunicazione e discussione all’interno della Lega.

Fratus, ha alle sue spalle una più che ventennale esperienza politica vissuta principalmente negli ambienti della destra milanese. Noto per le sue convinzioni anti-evoluzioniste/anti-darwiniste è stato dirigente di Fiamma Tricolore, segretario di Daniela Santanché e autore del saggio-romanzo Fascisti su Milano in cui analizza i rapporti fra neofascisti e Nord Italia. E’ anche sociologo, membro di diverse associazioni tra cui a.i.s.o. (ass. Studi sulle origini),  collabora con la rivista Sintesi e autore del libro Comte-DIO-Darwin, Evoluzionismo e società, Dio e Darwin e Darwin e Dio. Nel 2009 ha iniziato una profonda riflessione dando una svolta alla sua attività politica che lo ha portato a fondare  il circolo politico Patriae in collaborazione con Alberto Arrighi.

Lo abbiamo incontrato per farci spiegare in cosa consiste la sua ultima iniziativa, come sia collegata con la Lega e Salvini e quanto e in che modo ne abbia influenzato il pensiero.

Patriae è un circolo politico – spiega Fratus – nato in collaborazione con Alberto Arrighi  per dare la possibilità al mondo del neofascismo di superare alcuni pregiudizi ed entrare nel nuovo millennio seguendo una nuova sintesi. La logica da cui nasce l’idea è stata discussa in convegno con Diego Fusaro ed è quella di andare oltre la dicotomia destra e sinistra superando il nazionalismo ottocentesco  per introdurre l’idea di Patria come logica su cuoi originare il nuovo sistema italiano ed Europeo. Dalla collaborazione stretta fra il progetto Patriae e il Circolo Culturale il Talebano (diversamente padani) si sono sviluppate alcune idee poi riprese dal nuovo segretario della Lega Matteo Salvini. A fare da trait d’union fra queste due realtà è Vincenzo Sofo, un giovane che pur non avendo mai aderito al neofascismo ha firmato Dalla destra alla Lega bye bye neofascismo, l’ultimo capitolo del mio libro Fascisti su Milano, facendo una sintesi di quanto sviluppato in questi anni per poi metterlo in pratica tramite il Talebano. Oggi è uno dei più stretti collaboratori di Salvini.

Visto l’oggetto della mia ricerca la prima domanda mi sembra scontata e lei è sicuramente una delle persone più adatte per dare una risposta: Salvini ultimamente parla di Patria, di Italiani e adotta modi di dire di destra, è una strategia elettorale o ha veramente maturato i pensieri che esprime? Dando per scontato il suo “sì”, ci può descrivere il processo attraverso cui ha maturato queste convinzioni e come pensa che questo nuovo corso sia percepito dagli elettori di vecchia data della Lega?

Comprendo bene la domanda e va da se che io, comunque, parlo per me. Matteo Salvini sta compiendo una rivoluzione e lo sta facendo con serietà … Molti in Lega non hanno compreso il cambio di comunicazione come le nuove alleanze in prospettiva europea. Sono rimasti anche loro a guardare al passato, ad una. Lega senza futuro che invece, Matteo Salvini ha salvato. Il nuovo segretario ha iniziato da oltre due anni un percorso politico culturale che lo ha visto impegnato in convegni con Massimo Fini, Pietrangelo Buttafuoco e Alain de Benoist… Tutto questo prima di diventare segretario della Lega e delle elezioni… E che dire della scelta della battaglia contro l’Euro? Dal 2011 sul sito del Talebano parliamo di avere una moneta complementare se proprio non si puo’ uscire dall’Euro. Poi con Borghi la scelta e’ decisa e specifica per l’uscita dalla moneta unica. È palese che la sfida è quella di fare diventare il movimento indipendentista del nord come partito di tutto il territorio nazionale ed europeo, noi abbiamo proposto di sviluppare una confederazione di movimenti autonomisti con il nome di Lega delle Patrie… La stessa Lega Nord nacque da un processo simile.

Quindi da quello che ho capito è sua opinione che in questo momento  per gli elettori di destra in cerca di una casa comune votare Lega sarebbe una scelta coerente?

Va da sè che non ritengo abbia senso la dicotomia destra e sinistra, rientrando in questo tipo di ragionamento, comunque, ritengo che oggi coloro che si ritengono di destra abbiano solo la Lega come punto di riferimento. FI si accorda con Renzi per le ipotetiche riforme che a nulla serviranno agli italiani, FdI e’ un partito nato per salvarsi e alle Europee ha fallito: non hanno idee e in campagna elettorale si  contraddicevano tra candidati e dirigenti. Cosa resta? La Lega di Salvini, che ha un’alleanza in Europa che i partiti di destra in Italia non hanno mai avuto il coraggio di fare (quella con il Front National) e appoggia la politica di Putin contro l’imperialismo globalizzatore degli USA. Chi oggi difende le idee di Tradizione, Senso di appartenenza, Identità e sopratutto non vuole un sistema liberaldemocratico allora può guardare solo la Lega di Salvini.

Il nostro giornale si occupa principalmente di Milano e guarda con interesse e speranza alle elezioni del 2016 che vorremmo ci liberassero da una giunta a nostro parere deleteria, secondo lei per quale motivo i milanesi, da sempre tiepidi nei confronti della Lega, dovrebbero dare il loro voto a Salvini?

Matteo Salvini è l’unica proposta seria alternativa alla sinistra, è l’unico credibile, ha idee interessanti per Milano e presto inizierà a presentarle. Chi potrebbe essere un candidato forte se non lui? Forza Italia, sempre ci sia ancora tra due anni vista la situazione, non ha persone credibili e valide, le divisioni sono molte e Pavia è la dimostrazione. Salvini sarà il sindaco di Milano e sarà un bene per i cittadini, ama la sua città ed è persona che dimostra ogni giorno una serietà encomiabile.. Difetto? È un sincero milanista e questa è a mio avviso è la grande pecca.

Mi sembra giusto darle un po’ di spazio, vuole aggiungere qualche cosa, parlarci ad esempio dei dibattiti di cui sopra, degli ospiti e degli argomenti trattati?

Ringrazio per la domanda, la nostra “azione” politica passa dalla cultura e dall’idea che la teoria precede l’azione. Il percorso che abbiamo iniziato è quello di confrontarci con tutti coloro che hanno posizioni fuori dal coro. I risultati sono stati eccellenti e i rapporti con i relatori sono costanti. Diego Fusaro, per esempio, giovedì 10 sarà a radio Padania e firmerà un allegato al documento politico che presenteremo al congresso della Lega. Lo stesso faranno Pietrangelo Buttafuoco e probabilmente anche Massimo Fini. Anche quello di mettere insieme molti pensatori solitari credo sia un esempio di come procediamo in modo differente da chi ci ha preceduto. Matteo Salvini non è solo incredibilmente disponibile ma condivide moltissimo dei relatori finora incontrati. Abbiamo molti progetti e alcuni li abbiamo presentati con le interviste chiamate “dissidenti Talebani” in collaborazione con Il gruppo dell’intellettuale Dissidente di Roma con cui collaboriamo da tempo. Oltre ai relatori più famosi abbiamo tanti pensatori con cui collaboro, da Marco della Luna e Paolo Cioni (autori di Neuroschiavi) a Enzo Pennetta, il professore anticonformista di Roma… Abbiamo molti progetti e i risultati arrivano. Ringrazio veramente il nuovo segretario della Lega Nord. Per ultimo voglio ricordare anche, visto che sono testimonial dei padri separati in Liguria, il mio impegno e quello del Talebano – come della Lega – per tutti i padri in difficoltà: i nuovi poveri che in tempo di crisi si trovano in situazioni drammatiche. Ad ottobre presenterò anche a Milano il libro di Roberta Rocca , un manuale di salvezza per tutti i mariti che stanno per essere abbandonati.

Grazie davvero Fratus, è stata un intervista molto interessante, mi  ha quasi convinto sulla bontà di quanto dice Salvini. Non mi resta che sentire il diretto interessato per vedere se riesce a persuadermi del tutto.

Otello Ruggeri per lacritica.org

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