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Gli ultimi a salire a bordo (alias Craxi aveva ragione)

Craxi sull'aereo per la Tunisia, i soliti noti sul carro antieuro

Ricordo la derisione di alcuni quando nel 2011 pubblicammo sul Talebano un pezzo che spiegava come già Bettino Craxi – sì lui -, quello pelato e cattivo che fuggì ad Hammamet, quello che venne tacciato come il secondo male assoluto dell’Italia (il primo era arrivato qualche decennio prima), parlasse dell’orrore dell’EURO e di ciò che avrebbe comportato la svendita della nostra sovranità. Nel 2011 quasi tutti sostenevano che l’EURO fosse lo strumento salvatore dell’economia dell’Italia durante la crisi: grazie alla moneta unica, ci spiegavano, potevamo ancora acquistare benzina e prodotti importati a prezzi accessibili, che, al contrario si sarebbero rivelati “per poche tasche” se fossimo ancora con la nostra vecchia Lira.

Ricordate? Sì, la memoria fa brutti scherzi e a volte non si ricordano questioni fondamentali, la crisi c’era e non c’era, nel senso che i ristoranti erano pieni (come lo sono anche ora a Milano) ma le famiglie avevano iniziato a ridurre drasticamente i consumi e a cambiare stile di vita. Insomma, dopo la pubblicazione di quel pezzo venimmo presi un po’ per il C..O. Contro l’Euro avevamo anche scritto sulla nostra piccola e simpatica rivista Sintesi, con cui abbiamo tracciato le linee guida a cui oggi facciamo riferimento, contro la moneta della finanza internazionale ci siamo da sempre schierati e da sempre abbiamo detto che era una TRUFFA. Ma a volte non si viene capiti e presi sul serio, quindi abbiamo rilanciato con la moneta locale (molti sanno chi la inventò, ma è meglio tacere, quindi noi tacemmo qui e anche qui).

Sono passati pochi anni e oggi a “urlare” contro l’euro vi sono molti altri: ciò ci fa rallegrare ma anche un po’ arrabbiare. Non crediamo assolutamente di essere stati noi a vedere ciò che altri non vedevano, non siamo presuntuosi e non abbiamo la minima idea di avere scoperto qualcosa di nuovo o originale. Siamo però convinti di una cosa: noi siamo attenti a quanto succede e senza pregiudizi verifichiamo e cerchiamo di capire, altri che si stanno aggregando alla lotta all’EURO, invece, si presentano solamente per questioni elettorali, riproponendo minestre scaldate con personaggi che hanno contribuito a rovinare il paese. Non ci deve essere nessun fraintendimento, molti possono essersene accorti poi del danno che ha provocato questo strumento della finanza internazionale, va benissimo, ma presentarsi come forza contro l’EURO senza avere fatto ammenda degli errori è penoso. La disperata ricerca di “resistere” ad ogni costo al cambiamento in atto è ridicolo e il riproporre quanto ha già fallito è deprimente…

Parlavano di Futurismo, di essere avanguardie, elites… Sono piccoli reazionari in difesa dei loro privilegi. Non ingannano più nessuno.

Fabrizio Fratus

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