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La libera cultura non è poi così bella (orientamento #9)

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La visione più o meno corretta del mondo non si basa sui libri che vengono letti da ogni persona: essa può essere maggiormente precisa in un uomo comune che non in un intellettuale. La libera cultura nella quale viviamo, quella tanto esaltata dagli strenui sedicenti difensori della democrazia, ha alcuni difetti. Tra questi è da annoverare il fatto che il singolo venga quotidianamente lasciato soggetto passivo a un bombardamento di nozioni di ogni genere, nonostante esso sia frequentemente incapace di giudicare secondo raziocinio.

Lo stile da tenere implica un giusto sapere, che si renda conto dell’intossicazione operata ai nostri giorni dalle varietà di visioni distorte e false della vita. A parte il materialismo storico e l’economismo, già confutati in precedenza (Orientamenti #5 e #6), bisogna sempre chiedersi se il pensiero dominante sia quello effettivamente valido.

Il darwinismo, per esempio, non riconosce la fondamentale dignità della persona umana, che viene vista come una più o meno evoluta scimmia impedendo di identificarla come un qualcosa virtualmente al di là del piano biologico. Tale teoria è diventata un dogma inattaccabile, che non può essere messo in dubbio, difeso strenuamente da chiunque: l’ uomo moderno della concezione del progresso si riconosce tranquillamente in tale concezione degradata.

La psicoanalisi non prevede l’ideale di una personalità che intende restare consapevole di fronte all’inconscio, che si sente repressa ma realizza un equilibrio di tutte le sue facoltà ordinate a un significato superiore del vivere e dell’agire. Infine, l’esistenzialismo: nella dottrina che insiste sul carattere instabile dell’esistenza umana (opponendosi a tutte quelle che risolvono l’individuale nell’universale), bisogna riconoscervi lo stato d’animo di una crisi divenuta sistema, un tipo umano contraddittorio che egli subisce come angoscia, una libertà in cui, però, non vi è scampo in mezzo a un mondo privo di valori.

E’ giusto svuotare e degradare fino a questo punto l’ essere umano? E’ giusto non interrogarsi mai né mettere in dubbio qualsiasi verità preconfezionata che il mondo e la libera informazione ci propinano davanti? Noi diciamo di no.

Luca Carbone

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