Letta: grazie, graziella e grazie al caz**
Oggi, adesso, quando mancano pochi minuti alla presentazione della lista dei ministri, mi sento di dover ringraziare il neo primo ministro ad interim, il neo premier co.co.pro., il neo presidente del PD, Enrico Letta.
Mi sento di doverlo ringraziare per due motivi.
Il primo: aver dimostrato al Paese che la democrazia è una cazzata. Non importa quello che vogliono i cittadini, non importa chi viene eletto alla carica di premier, non importa ciò che esce dalle urne delle varie primarie (che mai come per queste tornate elettorali se ne fatto ab-uso), nulla di tutto ciò ha un valore di fronte alla autoreferenzialità della classe politica, che agisce per se stessa e con se stessa. La democrazia è giunta all’apice del suo fallimento, e tonfo più sordo non poteva farlo. Letta non l’ha eletto nessuno, non l’ha votato nessuno, non l’ha voluto nessuno, se non Re Giorgio II. Ma al cittadino/votante questo non interessa e non se ne accorge neppure della grande truffa.
Il secondo: averci fatto dimenticare gli inutili ed antistorici festeggiamenti del 25 aprile. Finalmente, dopo quasi 70 anni, i (tele)giornali non hanno solo parlato di quanto stiamo meglio adesso sotto la dominazione a stelleestrisce piuttosto che sotto quella tedesca. Finalmente, forse, si è voltato pagina; dando un po’ più di respiro e spazio all’Italia di oggi. Quell’Italia che è strangolata dalle banche, quella che soffre una crisi finanziaria nata dalle speculazioni a stelleestisce, quella che ha ceduto i suoi valori millenari per abbracciare un vacuo modello di vita a stelleestrisce, quella che manda i propri soldati in giro per il globo a combattere le guerre volute dagli amici a stelleestrisce. Ecco, forse è per anche solo uno di questi motivi, che non si festeggia più tanto la liberazione dalle dittature europee. Perché nel solo arco di tempo di un agile settantennio che ci si è resi conto che ora si è soggiogati dalla tirannia a stelleestrisce.
O forse o è solo merito di Enrico Letta. Che, in fin dei conti, non ho ancora capito chi sia… Ma in fondo a chi interessa?!
Claudio Boccassini
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