Pisapia si sbugiarda su Expo… e spacca la sinistra

di Vincenzo Sofo

Il sindaco Pisapia, sotto campagna elettorale, aveva promesso una politica di rottura e di svolta sul tema Expo. La questione più scottante è sempre stata quella dei terreni sui quali si farà l’atteso evento, e l’allora candidato esaltò/abbagliò il suo elettorato dichiarando che giammai avrebbe consegnato questi terreni alla speculazione. Dopo l’elezione a sindaco, passò qualche giorno che invece strinse la mano al governatore Formigoni, sancendo l’accordo su Expo che nulla cambiava rispetto alla posizione della precedente giunta… di certo non un buon presagio per il suo elettorato, che però restò silenziosamente alla finestra.

Tutto questo fino a mercoledì 11 ottobre, quando arriva in consiglio comunale la Boeri e Pisapia presentano una delibera che sancisce l’ingresso nell’affaire della società mista Arexpo, con Regione,Provincia, Comune di Rho e Comune di Milano. Spetterà a questa acquisire le aree Expo e deciderne il futuro. Apriti cielo. La delibera passa, ma soltanto grazie ai voti del Pd. Accade infatti un’avvenimento di non poco conto: la maggioranza di sinistra si spacca.

La sinistra più radicale, con in testa il Presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo, si rifiuta di votare e abbandona l’aula. Le accuse sono forti: con questo provvedimento «oltre 100 milioni finiscono nelle casse di Fondazione Fiera e gruppo Cabassi in un momento di grave crisi e di sacrifici richiesti ai cittadini». In pratica, la delibera favorirà la speculazione edilizia da parte di Fondazione Fiera e della famiglia Cabassi. Peraltro non è la prima volta che viene denunciato l’atteggiamento pro-speculazione di Pisapia & Co: non solo questo tipo di spaccatura sul tema Expo si è già verificato più volte, ma anche il cambio di posizione del Sindaco sulla questione parcheggi in costruzione ha mandato su tutte le furie i comitati cittadini che lo hanno sostenuto sulla base di precise promesse. Ma questa è un’altra storia… che racconteremo la prossima volta.