I non lavoratori
Brunetta ha certamente torto quando dice che i dipendenti pubblici sono degli scansafatiche: lavoratori che se ne guardano bene dal lavorare ma si intascano tutto lo stipendio se ne trovano per ogni dove.
Come tutte le altre volte che mi accingo a parlare di qualche cosa ci tengo a fare delle premesse di ordine biografico, non tanto perché convinta che il mondo mi ruoti attorno, ma consapevole della limitatezza della mia esperienza. Probabilmente il fatto di essere figlia di manager, di quelli che “alle 17.23 esco di casa, alle 18.07 scendi che così alle 19.48 siamo arrivati”, e l’aver frequentato un’università pubblica mentre lavoravo, per la serie “la biblioteca apre alle 9, ho lezione dalle 10.45 alle 16.15, alle 17.21 un casting e alle 19.30 aperitivo”, ha in qualche modo influenzato il mio modo di pensare. Ossia, mi preclude certi ragionamenti che incontro ogni giorno sulla mia strada; ad esempio, mentre io corro nell’androne per essere puntuale allo stage, dove per pochi soldi e tanta concentrazione dimostro al tutor e a me stessa di sapermi impegnare, applicare e essere adatta al problem solving, incrocio il portinaio che, in virtù del suo contratto a tempo indeterminato e del pregiudizio omofobo che potrebbe essere causa di attacchi alla sua persona, se ne sta in panciolle a fumare dietro il suo vetro, mentre l’ascensore si riempie di sporco. Non troppo diversamente dalla sua collega che passa la mezza mattinata di lavoro a sorseggiare caffé presso la signora del primo piano, Nè dal muratore che ti fa prendere mezza giornata di ferie, fissa appuntamento alle 11, spegne il telefono e si presenta alle 15, con la scusante che “si era dimenticato” e la conseguenza che la mezza giornata diventa tutta. Parliamo ancora dei professori che si prendono incarichi da relatori e poi lasciano gli studenti in balia di se stessi, dicendo che “non sono molto ferrato sull’argomento, e comunque è solo una tesi”? Come “è solo un buco nel muro, niente di grave” o ancora “che ti importa se non lavo, tanto si risporca”. Inutile licenziarli, tanto poi ne assumi un altro che non fa un cazzo ugualmente.
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