I napoletani e le controcelebrazioni dell’unità d’Italia
Una tre giorni di eventi contro l’unità d’Italia proprio in concomitanza con le celebrazioni dei 150 anni. Non stiamo parlando di festeggiamenti padani, bensì di un iniziativa Made in Napoli. Eh si, ad organizzare il contestato evento è un movimento neoborbonico napoletano che si rifiuta di rendere omaggio ad un avvenimento storico che ha decretato il declino e la morte dell’ex capitale del Regno delle Due Sicilie. Durante questa tre giorni verranno commemorati anche i napoletani morti combattendo per difendere la propria patria (Napoli) dal processo di unificazione.
Ora, si può essere d’accordo o meno con l’iniziativa, ma non si può far finta di nascondere il problema: non solo al nord ma in tutta Italia ci sono persone che non si riconoscono in questa Italia… si pensi all’Mpa di Lombardo in Sicilia e a molte altre realtà. Considerano l’Italia come un contenitore geografico, ma non la percepiscono come propria patria. D’altronde la storia ci insegna che nei secoli la nostra penisola ha ospitato contemporaneamente molti popoli diversi, molte patrie… quindi la domanda è: una volta finito di stappare bottiglie di spumante e sventolato bandiere, ci si concentrerà finalmente a creare una PATRIA, una e trina (nord-centro-sud)???
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