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Nuovo scontro tra Pdl e Lega sulla via a Craxi

Torna alla carica il dibattito sull’opportunità o meno di intitolare una via di Milano all’ex statista Bettino Craxi. A regalarci una nuova puntata di questo noiosissimo ed inutilissimo è Stefania Craxi, figlia del defunto, che grazie al cognome da anni vive nell’ozio politico grazie alla sicurezza di godere di rendita politica perpetua… salvo risvegliarsi ogni tanto per tirar fuori la solita manfrina. Stefania Craxi accusa la Moratti di non occuparsi abbastanza di suo padre e il Pdl cede alle moìne rassicurando Stefania e Bobo che al loro caro padre verrà certamente intitolata questa benedetta via. Parola di Formigoni. Per fortuna la Lega prende le distanze dagli alleati, e anzi si oppone fermamente all’idea malsana: nessuna via a Craxi. Parola di Salvini.

Intitolare una piazza Craxi come non lo è a qualsiasi politico della prima repubblica che ha partecipato a tangentopoli. Il problema Craxi, che non è stato un capro espiatorio, è quello di essere stato l’ultimo politico a capo di un governo italiano capace di dare dignità all’Italia. La questione tangentopoli era questione di sistema come lo è oggi. Oggi come ieri i politici continuano a rubare e ad arricchirsi alle spalle dei cittadini. Craxi, forse, lo faceva per il partito, lo faceva per contrastare il PCI, lo faceva per rilanciare una identità nazionale persa e per un socialismo nazionale. Tutte buone cause, ma rubare non è una buona causa. Il giusto non può nascere dallo sbagliato. Noi viviamo in un sistema, quello capitalista, che rovina l’uomo. Lo rende schiavo del danaro, lo rende debole. Avido. Pronto a tutto per arricchirsi.

Il sistema è corrotto e l’uomo, debole, partecipa al sistema, qualcuno direbbe che siamo nel tempo definito Kali Yuga, cioè in una fase di decadenza dove i peggiori uomini sono al potere e non ci sono regole.

La forza di Craxi fu quella di non sottomettersi agli americani, tutti ricordano Sigonella e molti, forse, dimenticano la politica energetica dei governi Craxi. Questo fu il motivo per cui lo si dovette incolpare della “questione morale”. Perché era un politico vero che cercava una strada diversa da quella dettata dagli americani. Tangentopoli, con i suoi finti eroi, è servita a questo, a togliere di mezzo i politici per dare il potere a uomini dell’economia. Negli ultimi 17 anni al governo abbiamo avuto uomini che non erano politici ma uomini dell’economia: Prodi, Ciampi, Dini, Berlusconi, Meccanico… l’unico politico è stato D’Alema per qualche mese. Ecco cosa è servita Tangentopoli. A sconfiggere la politica.

Oggi abbiamo finti partiti che servono solo a difendere interessi di pochi, partiti che non hanno identità. Non hanno un progetto di società, partiti vuoti. L’unica vera realtà degli ultimi anni è la Lega nord, che a differenza di altri, ha una sua precisa identità ben definita. Dichiarata. È un partito vero con un progetto di società chiaro. Ha un modello di stato alternativo a quello nazional-borghese o social-democratico che non hanno più nulla da dire.

 

(fonte immagine, http://www.blogpolitica.it)

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