Nuovo stabile occupato dai centri sociali a Milano. De Corato in crisi, la Lega protesta
di Vincenzo Sofo
Dopo lo sgombero della palazzina di via Savona a Milano, si sono scatenati i centri sociali con una serie di occupazioni di stabili abbandonati, l’ultimo dei quali in via Molise 68. Una prova di forza cha sa di vera e propria sfida all’amministrazione comunale.
Da un lato ciò denota come il problema della legalità sia ancora tutto da risolvere e come una certa parte politica sia lasciata libera di agire a suo piacimento e anche al di fuori delle regole. Emblematiche a tal proposito le perplessità del vicepresidente del Consiglio di Zona 4 – il leghista Paolo Bassi – che si chiede come sia possibile che non siano stati presi provvedimenti nonostante l’occupazione fosse stata preannunciata alcuni giorni prima sui siti d’area e a tutt’oggi sul web vengono pubblicati dagli stessi occupanti video e commenti di aggiornamento circa il procedere dell’iniziativa.
D’altra parte invece queste azioni dei centri sociali portano alla luce un dato di fatto allarmante: lo stato di decomposizione della città, il cui degrado è alimentato non soltanto da elinquenza, inciviltà e bla bla bla, ma anche dalla spregiudicatezza di affaristi e immobiliaristi che – in nome di una speculazione edilizia che porta profitti – costruiscono, usano e poi abbandonano stabili come se nulla fosse e senza curarsi delle conseguenze per il territorio. Senza dimenticarci che si tratta di edifici che potrebbero essere utilizzati per finalità ben più nobili, come dare riparo alle migliaia di famiglie che ancora sono in attesa di una casa popolare o creare centri di assistenza per i più disagiati.
Insomma, su entrambi i fronti un fallimento di De Corato, incapace sia di assicurare l’ordine sia di occuparsi dei suoi cittadini. Non si lamenti se poi questi ultimi provvedano da soli, anche illegalmente, a prendersi ciò che lui dovrebbe garantire. E’ evidente che il tempo di De Corato è finito. Si dimetta.
Rispondi