GIOVANI PATRIOTI CRESCONO: INTERVISTA A STEFANO CAVEDAGNA
In questa tumultuosa epoca piena di cambiamenti e di shock sociali le carte della politica sembrano essersi rimescolate. Destra e sinistra risultano oramai categorie ammuffite, la globalizzazione e il liberalismo sfrenato hanno oramai contaminato la società. Tradizioni, radici e identità, che caratterizzano da sempre l’uomo, sembrano oramai valori desueti e fuori moda. In quest’ottica si incastra la battaglia di Gioventù Nazionale, organizzazione giovanile vicina a Fratelli d’Italia che ci racconta Stefano Cavedagna, portavoce nazionale del Movimento.
Gioventù Nazionale, il nome sembra già chiarire il programma e le idee del Movimento, è così?
Esattamente. Gioventù Nazionale è un organizzazione giovanile autonoma che si riconosce in Fratelli d’Italia. In questo particolare momento storico miriamo a rappresentare quella gioventù che non si arrende al globalismo, che crede ancora che ogni individuo abbia una patria, un genere, un sesso, un’identità.
Una sfida alla globalizzazione ed ai suoi effetti collaterali quindi, coscienti che dall’altra parte esiste una galassia continuamente propagandata dal Mainstream.
Siamo coscienti che il fronte globalista, interpretando alla lettera gli insegnamenti di Gramsci, è riuscito a conquistare ed occupare alcuni centri di potere quali la Magistratura, il Mondo dell’Informazione ed il Mondo Accademico. Una condizione che è difficile da scalzare ed a cui noi dal canto nostro cerchiamo di rispondere valorizzando il nostro credo culturale, sociale e politico per le strade, tra la gente, ecco perché la destra oggi vanta un sentimento popolare così marcato.
Il vostro credo culturale ha dei riferimenti letterari e filosofici ben chiari? Se sì, quali?
L’agire politico e culturale di Gioventù Nazionale è influenzato da diversi autori e pensatori che noi, quotidianamente, consigliamo di approfondire ai nostri militanti. Uno di questi sicuramente è Edmund Burke, ma anche Junger, D’Annunzio, Machiavelli, Prezzolini. Diciamo che tendiamo a diffondere il pensiero conservatore e alimentare il sentimento patriottico proprio per marcare la differenza con quel fronte cosiddetto globalista che culturalmente ci è distante, e che propugna visioni di società che noi avversiamo in tutto e per tutto.
Quali sono i tratti di questa visione di mondo che avversate così decisamente?
Sicuramente il tentativo di cancellare le identità tramite associazioni ufficialmente apolitiche come per esempio quella LGBTQ+ che spinge per la cancellazione del genere sessuale e della famiglia, capisaldi della nostra società. Lo sdegno verso la Patria, tramite Partiti, Movimenti e Associazioni che avversano ferocemente tutte quelle politiche a tutela dell’interesse Nazionale, che noi difendiamo a spada tratta. L’Europa delle Multinazionali e degli interessi economici che oscura quella che a nostro avviso dovrebbe essere la vera Europa, l’Europa delle Patrie e dei Popoli.
A questo proposito avete alleati sul fronte Europeo tra i movimenti giovanili?
Gioventù Nazionale discute e si confronta naturalmente con tutte quelle realtà giovanili che hanno come riferimento in Europa I Riformisti ed i Conservatori, il Gruppo Europeo di cui fa parte Fratelli d’Italia (ECR). Con i giovani di Vox, Partito Conservatore ed Identitario attivo in Spagna, sta nascendo una collaborazione importante anche per merito delle comuni radici latine. Un altra realtà con cui collaboriamo e ci riconosciamo è quella identificata come gruppo di Visegrad, soprattutto Polonia e Ungheria, Paesi che dopo il crollo del muro di Berlino e dopo l’uscita dalla sfera d’influenza Sovietica sono attenti ed impegnati a rivendicare identità e tradizioni del proprio popolo.
Christian Carbone
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