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C’ERA UNA VOLTA IL CAPITANO. ASCESA E DECLINO DI MATTEO SALVINI

 

In questi giorni è uscito un ottimo articolo di Massimo Fini sulla Lega e Umberto Bossi, uomo che aveva una visione, certamente di sinistra ma con una impostazione politica completamente differente da quella presente negli anni 80 in Italia. Quello che Bossi rinfaccia a Salvini è di avere impostato la sua condizione a fianco dell’estrema destra in un governo di destra, ma sopratutto di avere dato spazio a un razzismo antropologico. Non vi è più alcuna traccia della Lega storica, quella del “chi ci vive e ci lavora”, senza fare esami del sangue a chicchessia…

Certamente la deriva senza meta di Matteo Salvini nasce dalla mancanza di una precisa cultura politica, è un situazionista, cioè fa scelte di carattere politico in relazione agli eventi e non con una visione di Italia o Europa ben definita. Ma molti dimenticano che all’inizio della segreteria salviniana vi era un progetto ben definito e ben impostato con una idea ben precisa di Italia e di Europa.

Era mercoledì 26 giugno del 2013 (https://iltalebano.com/2013/06/11/sfida-sullidentita-europea-salvini-vs-buttafuoco/#prettyPhoto) e a Milano si stava per tenere un incontro tra Matteo Salvini (non ancora segretario della Lega) e Pietrangelo Buttafuco, intellettuale di destra e musulmano; prima del dibattito in un bar in galleria una breve riunione dove presenti al tavolo, oltre a me, il giovane Vincenzo Sofo moderatore dell’evento. In quel tavolo nacque l’idea di una Italia delle piccole patrie da riscoprire, il nostro paese è unico per molteplici aspetti. Si concordava che per cambiare il paese vi era una necessità specifica: allearsi con il sud per dare una nuova prospettiva al paese.

Nel luglio del 2014 a Padova ci fu il congresso della Lega e Matteo Salvini diventò segretario, noi del Talebano presentammo un documento di idee che divenne per alcuni anni il percorso seguito dal nuovo segretario, il documento specificava una idea ben precisa di paese e di Europa, vi era una visione (https://iltalebano.com/2014/07/17/guida-talebana-al-congresso-della-lega/).

Erano gli anni in cui Salvini aveva tenuto incontri politico culturali organizzati da noi del Talebano dove oltre a Buttafuoco aveva incontrato Massimo Fini e anche Alain de Benoist…. Stava nascendo una Lega oltre la destra e la sinistra con un nuovo modello di società basato sull’idea comunitarista (https://iltalebano.com/2012/11/05/questa-sera-massimo-fini-e-matteo-salvini-al-convegno-del-talebano-sulla-guerra-democratica/ https://www.barbadillo.it/16693-il-convegno-alain-de-benoist-a-milano/ ).

Tutto procedeva perfettamente sino a quando il cerchio magico attorno al segretario iniziò a creare problemi, a loro non andava bene che vi fossero altre persone vicine al segretario, erano arrivisti e il loro unico fine quello di fare carriera politica senza contribuire a praticamente nulla. Il Talebano era divenuto un punto di riferimento in tutto il paese per molti giovani e i giornali guardavano con interesse alle nuove sintesi che ne nascevano: https://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/giovani-bravi-e-arrabbiati-ecco-intellettuali-scorretti-1300474.html

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Ecco allora Matteo Salvini iniziare in errori grossolani come mettere Candiani commissario in Sicilia e Invernizzi in Calabria. Ma come, la Lega che prima era avversa al potere romano al nord e ora voleva dare forza ai popoli di tutta Italia imponeva commissari del nord al sud? Non venne mai strutturata una lega al sud, tra lotte di piccolo potere per interessi blandi e candidature ecco che nel giro di pochissimi anni, un sogno che poteva diventare realtà, è divenuto la sconfitta e la fine di Matteo Salvini.

SI, la fine di Salvini che oggi fa alleanze assurde per non cercare di non farsi superare alle Europee da Forza Italia, la Lega di Salvini è alleata con partiti con posizioni estremamente differenti, in Europa con RN e AFD e in Italia con l’UDC di Cesa. Quale visione di Italia puà avere oggi la Lega? Provate a chiedere al Vicesegretario Crippa.. Un mondo di risate vi seppellirà.

Il segretario della Lega aveva l’Italia in mano, era atteso da tutti per un sogno che poteva realizzarsi, ma la sua poca cultura e il suo essere approssimativo catapultando amici inetti al potere del partito lo hanno portato a rappresentare il nulla, una partito confuso e senza prospettive alla ricerca di qualche voto per restare al secondo posto nella coalizione di centrodestra.

La fortuna del segretario della Lega oggi è che non vi è un possibile sostituto alla guida del partito, dopo le Europee Forza Italia avrà ottenuto più voti e la Lega sarà in caduta libera, ma Salvini resterà segretario perchè attorno a lui vi è il nulla.

Fabrizio Fratus 

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