SENZA IDEE,SENZA FUTURO E SENZA DIGNITA’
L’arrivo di Mario Draghi, voluto da Renzi come da Salvini e Giorgetti non ha portato nulla di nuovo. Il cambio non c’è stato, e se lo scorso anno senza conoscere il virus e non avendo il vaccino la chiusura era durata da due a tre mesi, ricordiamo che la situazione che stiamo rivivendo è partita da novembre. La situazione è al tracollo, le famiglie non hanno più uno straccio di speranza per il futuro. Non esiste solo il coronavirus, abbiamo malattie ben più gravi che portano alla morte. Il tabacco, per esempio, ogni giorno fa circa 280 morti (84.000 l’anno) colpendo persone dai 50 anni ai 75. Nel 2018 l’OMS aveva presentato un report in cui si indicava la depressione come seconda causa di morte del secolo in cui stiamo vivendo (https://www.ticinonotizie.it/loccidente-ricco-opulento-e-depresso-di-fabrizio-fratus/) e in questo anno le politiche del governo Conte prima e del governo Draghi oggi hanno certamente contribuito ad andare nella direzione di promuovere una società depressa e moribonda, i dati lo confermano: psicologicamente le persone stanno avendo delle difficoltà notevoli.
Le politiche del governo sono assurde, si chiude tutto senza pensare al futuro, non si promuovono azioni che davvero contribuiscano a bloccare il virus e non vi è nessuna progettazione per il rilancio del paese domani. Mentre la campagna vaccinazioni va a rilento la confusione regna sovrana tra l’ipotesi di obbligatorietà del vaccino all’eventuale passaporto sanitario. Un governo “dovrebbe” scegliere per il bene dei propri cittadini, avendo chiara un’ idea del paese del futuro e creando i presupposti per aumentare il benessere emotivo come materiale. Invece, come possiamo costatare, chi è al governo non ha idea di nulla, si muove nel contingente, non esiste il problema della scelta (Kierkegaard).
Tutti i partiti sono entrati nel governo Draghi richiamati dal Presidente Mattarella, l’unica che ha detto no è Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia e lo ha fatto per un giusto motivo: se non si mettevano d’accordo sia nel governo Conte 1 come nel governo Conte 2 come potrebbe avere un riscontro positivo un governo Draghi con tutti dentro? Giorgia Meloni ha avuto ragione, la situazione invece di migliorare è peggiorata. E la Lega? Una delusione. Sulle colonne del Talebano già da circa due anni annunciavamo lo spostamento verso il centro e le motivazioni. La linea politica è quella di Giancarlo Giorgetti e di Luca Zaia, chi conta sono loro e noi lo avevamo annunciato in radio prima delle ultime elezioni regionali: “ci sarà un’alleanza tra Varese e Bergamo con il Veneto dopo la sconfitta definitiva del progetto sud di Matteo Salvini”. Essì, un fallimento, voluto. Dal 2015 a oggi, infatti, il sud per la Lega è stato solo un tentativo di prendere voti. Non sono mai stati fatti congressi per eleggere una classe dirigente ma le nomine sono sempre passate da via Bellerio in relazione ad accordi con ex politici trombati del territorio. Un fallimento incredibile se si pensa che il centro destra poteva contare solo sulla Lega e Matteo Salvini (Forza Italia dopo la condanna a Silvione era in caduta libera e FdI un partito nato a fine 2013 senza una reale autorevolezza sino alle Europee del 2019).
Oggi i sondaggi rilevano il partito di Salvini a circa il 23%, nella realtà è molto più basso e il motivo è che oltre al sud anche al nord c’è un tracollo. Le ultime regionali in Liguria hanno visto il dimezzamento dei voti (dal 32 al 16%) e in Lombardia si è perso circa il 7%. La realtà e questa e la dimostrazione è il nervosismo in Lega, dove il segretario urla come fosse all’opposizione mentre i tre ministri e tutta la compagine di governo si accorda su tutto. Se si fa notare la contraddizione la risposta quale è? In parlamento abbiamo il 17% non siamo noi a decidere. Vero, ma allora perché sedete sulle poltrone? Umberto Bossi aveva le palle e aveva un progetto. Cosa dire sulla vicenda che coinvolge il senatore Raffaele Volpi e il Copasir? Anche in questo caso la Lega si comporta in modo vigliacco con l’alleato FdI. Forse, ma qui non abbiamo ancora notizie certe, vi è l’idea di rompere l’alleanza della Cdx e grazie a una nuova legge elettorale in accordo con altre forze che sostengono Draghi creare i presupposti di un futuro governo di centro. Il vantaggio della Lega? Restare a governare, entrare nel PPE e fare felice il Veneto e la Lombardia.
Fabrizio Fratus
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