IL GRANDE INGANNO DELLO STATO MODERNO

Siamo soliti guardare allo stato moderno come a un grandioso prodotto della storia e della cultura occidentale. Lo stato moderno segna l’inizio di una nuova era. Gli uomini, non più assoggettati agli antichi poteri e valori tradizionali ma guidati da un senso di appartenenza collettivo nazionale, sono finalmente uguali e liberi di autodeterminarsi. Ma le cose stanno davvero così? Io ho i miei dubbi. Lo stato moderno rappresenta una particolare forma di organizzazione politica caratterizzata dalla centralizzazione del potere e dal monopolio della coercizione fisica legittima. La genesi dello stato moderno va collegata a processi storici finalizzati al superamento delle forme di potere tradizionale come ad esempio la secolarizzazione che, limitandoci ad un’accezione puramente descrittiva, potremmo definire come il processo tramite il quale settori chiave della società e della cultura sono stati sottratti all’autorità delle istituzioni e dei simboli religiosi. La secolarizzazione ha svolto un ruolo fondamentale perché ha lasciato un vuoto di valori che è stato poi riempito con principi quali libertà, uguaglianza ed individualismo. Come afferma Weber, questo processo di emancipazione dalle tradizioni religiose aveva come principale scopo una totale razionalizzazione (basti pensare alla razionalità che si manifesta nel settore delle grandi istituzioni che dettano le regole alla vita di relazione e all’attività sociale). Questo processo è stato facilitato dall’avanzare delle idee illuministe e positiviste e dall’affermarsi della scienza come principale fonte di verità e significato.Per quanto riguarda il concetto di nazionalismo bisogna ricordare che lo stato non è il risultato di un progetto di identità e senso di appartenenza nazionale. Lo stato, una volta distrutte le basi del potere tradizionale, ha intrapreso delle iniziative dirette all’omologazione della popolazione per ottenere obbedienza e, a questo fine, ha usato l’identità come risorsa di primo ordine per la creazione e la legittimazione dello stato stesso. Quello che la gente tende a non domandarsi è, se religione e tradizione non controllano più gli aspetti principale della nostra vita, chi lo controlla? Se i valori di religione e tradizione sono stati superati, CHI ha messo QUALI nuovi valori? Generalmente si tende a individuare principi come uguaglianza, libertà e individualismo come i nuovi principi portanti e gli uomini pensano di essere diventati finalmente liberi. Ma lo sono davvero diventati? Io vedo omologazione e livellamento invece di uguaglianza. Siamo tutti controllati dallo stato moderno, razionale e burocratico. Saremo anche tutti formalmente uguali ma siamo tutti uguali pezzi insignificanti di un meccanismo più grande di noi.Come anticipato da Foucault, lo stato non ha fatto altro che creare una nuova tipologia di soggetto: l’uomo disciplinato, un soggetto che ha interiorizzato il senso di obbedienza senza rendersene conto. Lo stato moderno si è sostituito a religione e poteri tradizionali ed è diventato ancora più assoluto. Beatrice Mantovani ![]() |
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