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BASTA PROPAGANDA: SERVE UN VERO PROGETTO IDENTITARIO

La recente puntata radiofonica di Mattino 104 che ha avuto come ospite Stefania Bonfiglio , ex esponente della Lega di Magenta, è stata un occasione per riflettere sulle progettualità metapolitiche nel nostro paese. Il termine metapolitica è un termine spesso mal compreso che evoca astrattezza avulsa dalla realtà. Il nazionalpopulismo, termine politologico che all’estero è spesso preferito al concetto di sovranismo, è certamente un fenomeno capace di incanalare politicamente delle istanze sociali snobbate o calpestate dalle forze definite di establishment, ma ha un deficit progettuale. Stefania Bonfiglio lo spiega bene nel suo intervento.

La Lega è un contenitore di successo nel raccogliere e interpretare le voci dei territori italiani ma ha il limite di faticare nella capacità di sviluppare una visione organica della società che si vuole cambiare. La mutevole linea del partito, l’impoverimento culturale rispetto l’era Bossi, la personalizzazione social nelle mani del leader rappresentano un limite. Fare cultura vuol dire elaborare concetti, visioni del mondo non con la spocchia intellettualistica volta a gratificazioni individualistiche, riproducendo cose dette da altri, ma sviluppando proposte concrete in un’ottica globale.

Il comunitarismo è popolare ma non popolano, crede nell’etica della responsabilità perché prima di tutto si vive insieme e non ognuno per se. Mettere il noi prima dell’io. Su questo sito recentemente si è parlato di una proposta leghista sulla pornografia o sulla valorizzazione portata avanti da Sofo dei corridoi mediterranei in una riproposizione di quello che fu la “Magna Grecia” . Questi alcuni temi trattati da Stefania Bonfiglio nella puntata radiofonica di mattino 104 partendo dalla sua esperienza nella Lega e nel Talebano. Da parte nostra ci auguriamo che questi spazi di riflessione si amplino e coinvolgano maggiormente le forze di centro-destra. Continueremo quindi a portare avanti il concetto di Mille Patrie, un progetto italiano nel suo carattere più precipuo: la difesa delle diversità regionali in un’ottica di cooperazione federalista.

Tutto cio’ mentre il leghismo di oggi sta disinvoltamente sposando il nazionalismo senza ri-elaborazione alcuna del suo trascorso ideologico.

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