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CULTURA, IDENTITA’ E AZIONE

Intervista a Edoardo Sylos Labini

Il periodico CulturaIdentità da movimento culturale è oggi un mensile distribuito nelle edicole di tutto il paese il primo venerdì di ogni mese assieme a Il Giornale, come è nata questa iniziativa editoriale?

Sentivamo l’esigenza di dare una casa a tutto quel mondo fatto di associazioni, fondazioni, intellettuali e artisti che non si ritrovano nel pensiero unico del politicamente corretto e che abbiamo aggregato in questo primo anno dalla nascita dell’associazione CulturaIdentità. Il mensile esce in allegato a Il Giornale il primo venerdì di ogni mese e si può acquistare anche da solo al costo di 1 euro, nelle prime due settimane dall’uscita.

L’idea di rappresentare con pagine specifiche la cultura, l’identità e le iniziative presenti in tutte le regioni del paese con una specifica pagina è un’idea innovativa, permette a tutti i lettori di conoscere la bellezza dell’Italia, a chi è venuta e come è nata questa bellissima idea?

Quando ho creato il giornale mi sono confrontato con il direttore Alessandro Sansoni e Angelo Crespi, che in passato aveva diretto Il Domenicale di Dell’Utri. L’idea di avere una pagina per ogni regione ci riporta a quei giornali locali che sono gli unici che non risentono della crisi della carta stampata e che raccontano l’identità del proprio territorio. Inoltre stiamo aggregando le migliori firme della cultura italiana, che trovate sparse in più quotidiani: solo in CulturaIdentità li potete leggere tutti insieme. Parlo di Sgarbi, Franco Gardini, Marcello Veneziani, Alberoni, G.B. Guerri, Zecchi, Meluzzi, Giampaolo Rossi, Diego Fusaro, Mellone, Laura Tecce, Nino Spirlì e tanti altri

Italia, nazione, patria cultura e identità, come editore fai riferimento al mondo politico del centro destra o l’idea è quella di raccontare l’unicità del paese?

La bellezza della nostra Italia non ha un colore politico, ma la sinistra italiana ha dimostrato negli anni che il settore Cultura doveva essere soltanto strumentale per fare propaganda politica. Gli artisti che si allineavano a loro lavoravano, gli altri venivano boicottati. Oggi stanno perdendo pian piano quel potere perché sono occupati più che altro a raccontare di Greta Thumberg o di Carola della Sea Watch, senza occuparsi per esempio della ricostruzione della basilica di San Benedetto a Norcia o del degrado culturale della Capitale.

Dal 4 al 6 luglio, in Liguria, a La Spezia, ci sarà il secondo festival di CI,  un evento molto importante che segue quello dello scorso anno in Puglia nel Salento al Castello Dentice di Frasso. Puoi raccontarci qualcosa e di chi sarà presente?

Siamo a La Spezia città dove nacque l’aeropittura futurista e alla quale Marinetti dedicò L’aeropoema del Golfo della Spezia. Negli anni 20-30 del secolo scorso la cittadina ligure divenne centro di uno straordinario fermento artistico e oggi sta vivendo una nuova fase di rilancio grazie al turismo. Per questo il tema sarà TurismoèFuturismo con tanti ospiti importanti da Sgarbi a Giusy Versace da Marcello Veneziani alla nipote di FT Marinetti, Francesca Barbi Marinetti.

Tutti i mesi in edicola, un impegno difficile e con i tempi che corrono anche controcorrente, come possono contribuire tutte le persone che amano il nostro paese a questo importante progetto?

Andate in edicola, basta 1 euro per acquistare il mensile. Chiedetelo al vostro edicolante. Comprare un giornale cartaceo oggi nell’epoca del web, delle piattaforme Rousseau, di un vuoto selfie, è un atto rivoluzionario. Inoltre aderite al nostro progetto sul sito www.culturaidentita.it e tesseratevi. Perché con noi le idee diventano azioni

Fabrizio Fratus

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