Puniamo gli italiani, stop!
Solitamente non ci interessiamo le questioni locali ma in questo caso, la lettera sotto riportata, ci fa pensare. Pensavamo in Italia fosse cambiato qualcosa, invece, in realtà, vediamo che poco o nulla si è mosso. In effetti ci vuole tempo, la rivoluzione culturale e sociale della Lega è appena iniziata:
Gentile redazione, vi scrivo queste due righe perche ho un estrema curiosita’ rispetto ad un recente fatto di cronaca: in questi giorni alcuni ragazzi di Brescia, appartenenti ad una formazione politica identitaria, hanno ricevuto un foglio di via che gli intima di non soggiornare nella propria citta’ per tre anni. Le mie domande a questo punto sono due : non ho letto o sentito di nessun provvedimento nei confronti dell’ opposta parte politica la quale, a quanto si puo’ capire dagli articoli e dai video in rete, ha aggredito i ragazzi fuori da un locale di Brescia gratuitamente ed in numero largamente superiore. La seconda domanda e’ che non capisco come in una manciata di giorni si possa decidere e notificare, a seguito di immediate perquisizioni, che i ragazzi non possano piu mettere piede a Brescia mentre per la stragrande maggioranza dei delinquenti immigrati questi provvedimenti richiedano anni e non siano mai efficaci.
Come mai “prima gli italiani” vale solo in questi casi? Grazie mille.
Chiara Franzoni
I fatti ripostati sopra dalla lettrice del Talebano si rifanno a una rissa avvenuta a Brescia (https://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/18_ottobre_12/rissa-carmine-foglio-via-sette-skinheads-fronte-veneto-8b447cb6-cdfe-11e8-b10d-ee18a19b48a0.shtml) in cui 7 ragazzi sono stati assaliti da altri 30.
A noi, ora, non interessa sapere se ci fu una provocazione da parte degli italiani, certo è che ci sembra, a logica, un attimino strano che 7 ragazzi provochino una 30 di altre persone; ma questa non è la questione di cui vogliamo parlare. In questi ultimi tempi gli italiani possono comprendere come le istituzioni siano decisamente finite in un corto circuito.
Pensiamo a Matteo Salvini, Ministro del governo italiano indagato in quanto ha bloccato persone senza passaporto che volevano entrare nel paese, ha fatto solamente il dovere di un Ministro dell’Interno: proteggere i cittadini italiani.
Pensiamo al caso di Stefano Cucchi (non ci interessa nulla il fatto che spacciasse e fosse drogato e quant’altro) che in stato di fermo è stato picchiato da uomini dello stato (la confessione di uno dei tre carabinieri coincide con gli ematomi del giovane, molti conoscono certi metodi sbrigativi).
Questi sono due esempi, differenti tra loro, che dimostrano come qualcosa non funzioni.
Noi italiani vogliamo rispetto dalle istituzioni, prima si accerti chi è ha aggredito, poi si prendano provvedimenti. A noi sembra che la giustizia sia sempre pronta a punire coloro che appartengono a una certa parte politica: alla Destra politica. Noi siamo italiani figli di italiani con nonni italiani ed esigiamo di potere girare le città della nostra terra.
Fabrizio Fratus
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