LA CIVILTÀ? UN CAPRICCIO DELLE CIRCOSTANZE
Quest’oggi viviamo in un’epoca assopita che sta sgretolando e annientando il corpo e le sue elementari funzioni, i suoi istinti e le sue verità. Si è dichiarata guerra al corpo. Non si ha più un baricentro fondante. Un fumido alone di nebbia onirica ha avvolto quest’epoca che scompone e scinde come fa lo stomaco di un organismo. Se questo sogno oscuro in cui non siamo più uomini né donne, né popoli né individui, ma amebee senza identità, è proprio di un apparato digerente che riduce ai minimi termini il nostro essere, e anche necessario intravederne l’uscita.
Questa età del sogno, che altro non è che l’apparato digerente di questa storia, non ha che come uscita lo scarto, ovvero l’espellere il marcio, il fetido, il putrefatto, salvandone le sostanze nutritive.
Oggi assistiamo ad un attentato del corpo perché il corpo è istinto, volontà, azione. Il maschile, lo stesso dato di fatto dell’essere uomini e donne, è messo in dubbio, sgretolato. Sostituito da una virtualità senza corpo. Siamo prossimi all’estinzione del corpo perché siamo prossimi all’estinzione della volontà e dell’istinto.
Ma la materia fecale di questa cultura verrà espulsa a lungo andare, come è proprio di un organismo sano e finalmente uomo e donna saranno di nuovo ciò che sono per natura, principi cosmici che si intersecano e generano la vita attraverso l’amore.
Verrà una nuova epoca, che culminerà nella Sapienza ed essa sarà Amore, unione finale del maschile e del femminile, un epoca che sarà, nell’organismo vivente chiamato Storia, venerea, endocrina, regolatrice delle funzioni del dare e del ricevere, dell’emettere e dell’accogliere.
Una nuova epoca in cui finalmente si finirà di pensare che le Idee sono assolute, e che la materia è assoluta, ma che ambedue partecipano alla medesima esistenza.
Vi sarà quindi un corpo pienamente compiuto, che oltre al sangue, ai nervi, al cuore e ai polmoni, avrà ormoni e ghiandole.
Sole e luna finalmente saranno della stessa luce.
Emanuele Franz
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