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BASTA “BEGHE D’AREA” O CONTINUEREMO A PERDERE

L'accorato appello di un antiprogressista

Ormai quello che sta accadendo è abbastanza chiaro a tutti. Non si tratta più di semplici percentuali o calcoli elettorali. Non è più una sfida tra sigle partitiche o tra destra e sinistra. Oggi più che mai c’è in atto una lotta tra chi vuole distruggere la nostra società, le nostre radici e la nostra storia e chi invece difende a spada tratta la propria identità, le proprie tradizioni e la propria cultura.

Un vero e proprio “attentato all’umanità” quello che in questi anni stanno portando avanti i partiti progressisti, un attacco che ha come unico obiettivo quello di trasformare l’uomo in un consumatore senza coscienza critica e senza patria, cancellandone completamente sia la storia sia i valori. Mai come oggi abbiamo bisogno di “unità”, necessitiamo in modo disperato dell’unione di tutti i soggetti identitari italiani per poter affrontare al meglio questa fondamentale battaglia di civiltà.

Per farlo al meglio, abbiamo bisogno di andare oltre gli schieramenti, oltre la destra, oltre la sinistra, categorie antiquate e ormai quasi anacronistiche che continuano a dividere e a creare confusione. Abbiamo disperatamente bisogno di un “fronte identitario”, una fazione che riunisca tutti gli individui che vogliono rimettere in discussione le fondamenta della società odierna, dalla globalizzazione sfrenata passando per l’euro, fino ad arrivare alla politica estera – un ambito nel quale l’Italia riveste ormai da troppi anni il ruolo di spettatrice passiva -. “Oggi la sfida è tra mondialisti e patrioti” diceva Marine Le Pen circa un anno fa dopo la sconfitta al secondo turno delle elezioni regionali francesi. Un concetto chiaro che si sposa perfettamente con la nostra visione del mondo e con la realtà che stiamo vivendo. È giunto il momento di abbandonare i personalismi e i propri “crucci” per sposare un progetto più grande, una grande unione che possa esprimersi al meglio attraverso il “nuovo corso” intrapreso da Matteo Salvini con la Lega Nord e che porti nel panorama politico parole chiave di fondamentale importanza: identità, patrie, sovranità. Tre concetti importanti da cui poter ripartire e attraverso i quali costruire il nuovo fronte identitario. Non possiamo più metterci di temporeggiare o di perderci in stupide “beghe d’area”- tanto inutili quanto controproducenti -, il nemico avanza e continua la sua opera di distruzione e oggi più che mai abbiamo tutti un grande bisogno di unire le forze per riprenderci l’avvenire.

Gianmarco Monaco

3 Comments on BASTA “BEGHE D’AREA” O CONTINUEREMO A PERDERE

  1. Concordo
    Ma … per poter unire Salvini dovrebbe modifica care l’articolo 1 dello Statuto della Lega, eliminare il riferimento al nord nel nome, mettere da parte le velleità federaliste, almeno fino a quando il Fronte Identitario non si sarà affermato
    Senza questi cambiamenti rimarrà un fossato invalicabile tra la Lega e la Destra che renderà impossibile l’unita
    No si tratta di chiedere alla Lega di violentare se stessa e la propria storia, che giustamente rivendica con orgoglio e passione, ma di riconoscere quali sono le priorita a focalizzarsi su di esse

  2. Mai come oggi abbiamo bisogno di “unità”, necessitiamo in modo disperato dell’unione di tutti i soggetti identitari italiani per poter affrontare al meglio questa fondamentale battaglia di civiltà.

    Per farlo al meglio, abbiamo bisogno di andare oltre gli schieramenti, oltre la destra, oltre la sinistra, categorie antiquate e ormai quasi anacronistiche che continuano a dividere e a creare confusione.

    SAREBBE ORA CHE SALVINI APRISSE AI 5S
    SE PO QUESTI RIFIUTANO IL DIALOGO CHI VOTA SAPRÀ COSA FARE…

  3. @nicola

    I cinque stelle hanno votato a favore di qualsiasi provvedimento – mondialista – esistente. Dall’operazione Tryton, passando per il DDL Cirinnà, Mare Nostrum e Ius Soli. Con il nuovo corso inaugurato da Salvini non centrano nulla – per fortuna – e hanno già pubblicamente escluso qualsiasi forma di dialogo tra loro e la Lega.

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