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IL CONGRESSO VISTO DAI MILITANTI: INTERVISTA A ALESSANDRA TORTINI

Svolte necessarie, ma l'articolo 1 non si tocca

Quando e perché hai scelto di dedicare il tuo tempo al movimento della Lega Lombarda?

Sono leghista da che ho memoria elettiva, ho iniziato a partecipare attivamente alla vita politica del movimento quando nel 2004 entrai a far parte della segreteria dell’ente regionale riconosciuto Coni SportPadania. La sede era collocata in via Bellerio, pertanto iniziai ad entrare nei meccanismi politici dando, attraverso lo sport, il mio contributo al partito, un po’ come sta facendo adesso Salvini, cercavo consensi al di fuori della Lega. Attualmente sono militante attiva, ho collaborato nell’ambito social con Lega Nord Milano ed ora per Lega Lombarda, ma all’epoca lavorando per un ente sportivo dovevo essere apolitica, anche se come ben sai il mondo dello sport è più politicizzato che mai.

Il 21 maggio si terrà il congresso del movimento e vi sono state alcune polemiche tra cui quella relativa all’articolo 1, tu cosa ne pensi? (Sia delle polemiche che dell’articolo 1 . che comunque non sarà in discussione come specificato da Salvini e Grimoldi)

L’errore che molti compiono è di paragonare la Lega Nord ad un partito. L’articolo 1 dello statuto è il sunto di ciò che il movimento rappresenta per i leghisti, soprattutto quelli storici. Umberto Bossi non ha semplicemente creato una macchina per raccogliere voti e consensi, egli ha generato un vero e proprio culto politico in cui avere fede fondato su tradizioni legate alla storia del territorio, non a caso si parla di Padania, definizione questa ben lontana dal concetto geografico legato ai territori della celebre pianura: la Padania diviene secondo questo grande progetto una vera e propria nazione con identità ed autonomia politico-amministrativa. Militare in quegli anni, significava sentirsi realmente protagonisti di una creatura quasi mitologica che avrebbe realmente cambiato e spaccato il panorama politico italiano, formato fossili partitici. La Padania fu per molti il miraggio di poter costruire un’alleanza del nord indipendente, con proprie strutture, associazioni, banche, cooperative e sindacati lontano dalle politiche assistenzialiste e truffaldine dello Stato Italiano. La Lega Nord è senza ombra di dubbio il più interessante percorso politico-sociologico dell’epoca moderna. Toccare l’articolo 1 pertanto significa distruggere il cardine su cui è stato fondato questo movimento, non penso che l’attuale segretario Salvini sia intenzionato a distruggere tutto questo, non avrebbe assolutamente senso, anzi!

Il segretario Matteo Salvini ha cambiato la prospettiva dell’azione del movimento in relazione alla perdita di sovranità dell’Italia e all’aumentare della povertà dei cittadini del nord del paese, è la strada giusta? Noi del Talebano cerchiamo di creare sintesi tra le posizioni della Lega Nord pre Matteo Salvini e quella di oggi, crediamo che come diceva  Miglio il sistema dello stato nazione sia obsoleto e proponiamo (in linea con la storia del paese) un’Italia delle 1000 patrie in un’Europa dei Popoli, cosa ne pensi?

Riguardo alla linea politica di Matteo, una svolta europeista andava certamente fatta, vi sono potentati che vanno oltre al “quartierino italico”, tuttavia non dimentichiamoci che noi, abbiamo dimora in Lombardia, in Veneto, in Piemonte e così via. Dobbiamo certamente proteggere il nostro territorio, cercando nuove alleanze politiche, spunti e tutto ciò che possa aiutare tutti noi ad essere autonomi sul nostro suolo. Il progetto 1000 patrie lo trovo molto stimolante, sotto un punto di vista tecnico avere una fucina di idee sul territorio che vada ad incidere sulla politica di un paese, è senza ombra di dubbio oltre la visione provinciale italica di destra e sinistra, nord e sud, non dimentichiamoci però gli obiettivi da raggiungere da sempre prefissati dalla Lega.

Il congresso della Lega a tuo avviso dividerà o unirà in modo assoluto i militanti verso le nuove sfide?

Tornando al congresso, mi auguro non si sollevino ulteriori malumori. Purtroppo mio malgrado stiamo assistendo ad una vera battaglia di hastag e selfie pro Salvini o Fava; lo trovo semplicemente fanatismo da social che non fa bene al movimento, anzi. Ricordiamoci che i segretari possono cambiare, l’unico perno fisso che rimane e rimarrà negli anni è il movimento che tutti noi supportiamo, quindi lo scontro, per chi non lo avesse ancora capito è al di fuori, le battaglie vanno fatte contro i vari Gentiloni, Renzi e via discorrendo che calpestano i diritti di noi tutti. Per le polemiche esistono le sedi adeguate. Ci sono sicuramente reazioni dovute al cambio di visione tra la nuova linea politica e la tradizione legata ai cardini della Lega Nord, sono sicura che questo congresso sarà un momento di riflessione per i vertici. Detto questo so che entrambe i candidati sono persone stimabili e corrette, pertanto sarà una bella lotta.

 

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