Fronte Identitario, il 22 gennaio a Roma
Un coordinamento delle forze e dei circoli identitari italiani: il prossimo 22 gennaio a Roma, si presenterà il comune denominatore, fra queste forze. L’idea non nasce dal nulla e il progetto è tutt’altro che in fase embrionale. I promotori dell’iniziativa, hanno passato gli ultimi 2 anni a girovagare per l’Italia, allo scopo di incontrare il maggior numero di referenti e al fine di mettere a punto una concreta piattaforma comune. Madrina del progetto: Marion Le Pen, che lo ha battezzato lo scorso 26 novembre nel all’Auditorium del Duomo di Firenze, in occasione del convegno “Una nuova Europa è possibile” organizzato da Fratelli d’Italia e Lega Nord in collaborazione con Il Talebano.com e Barbadillo.it.
Tra gli organizzatori, esponenti dell’ala destra della Lega Nord, oltre a membri di 1000 Patrie e di Riva Destra. E’ prevista la partecipazione di delegazioni da tutta Italia. Saranno presenti i responsabili di oltre 30 sigle, dislocate sull’intero territorio nazionale, i consiglieri comunali eletti nelle liste dei gruppi che aderiscono alle reti di 1000 Patrie, Riva Destra, Patria e poi l’onorevole Giorgetti e l’onorevole Centinaio per la Lega Nord, e Francesco Lollobrigida esponente della direzione nazionale di FdI.
Lo scopo consiste nel tentativo di rianimare una destra asfittica e alla ricerca di una sua identità. Ecco dunque che nasce il Fronte Identitario.
I temi comuni
Gli organizzatori spiegano che il terreno comune di queste entità è la difesa del territorio (localismo), per la riconquista della sovranità e dei valori tradizionali. La maggior sfida che questa nuova alleanza attende, consisterà nel presentare concetti come tradizione e comunitarismo in termini di concrete proposte politiche.
Fabrizio Fratus, animatore culturale del Talebano e organizzatore della rete 1000 Patrie, è fra i promotori dell’evento e spiega: “Tutti si accorgono che qua e là nel Mondo cresce una sensibilità più marcatamente tradizionalista, anti-globalista e identitaria. Da Putin a Trump alla Le Pen, ciò che unisce è il senso di appartenenza”. A rincarare la Fabio Sabbatani Schiuma, leader di Riva Destra: “Presidenti come Viktor Orbán, leader di partito come Marine Le Pen, contribuiscono a ridisegnare l’intero discorso politico, portando nel mondo un seme, che un giorno porterà frutti oggi inimmaginabili. Il terzo promotore è Alfredo Iorio, storica figura della Destra romana e organizzatore di Patria: “A livello politico, nel Mondo, le forze che cavalcano questo spirito si fanno largo fra partiti oramai slegati dalle teorie fondative che li avevano generati, o fra partiti virtuali nati dal nulla che sperano di condurre una lotta basata sul buon senso, sull’indignazione e sull’onestà”.
Dario Leotti
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