QUANDO ABDICA RE GIULIANO…
E le guardie del re tornano sgherri...
C’era una volta un re, che aveva dominato una ricca città per cinque anni, dopo aver spodestato la precedente regina che – a detta di molti – non era stata esattamente il massimo della competenza. A dire il vero – sempre a detta di molti – il massimo della competenza non lo era nemmeno il nuovo re, ma aveva trionfato riuscendo nell’ardua impresa di mantenere uniti i nobili che ne avevano sostenuto l’ascesa.
Accadde, però, che al nuovo re venne a noia la vita di corte, così decise di annunciare il suo ritiro, abdicando in favore del camerlengo della precedente regina, che, però, avrebbe dovuto guadagnarsi il favore del popolo. Ma la cosa fece infuriare (e non poco) molti dei signori che avevano appoggiato la sua salita al trono e che erano stati degli agguerriti oppositori della vecchia regina: costoro, temendo di rimanere orfani del potere che non avevano mai avuto, fino a cinque anni prima, iniziarono, spinti dalla paura, a calunniarsi tra loro, nel disperato tentativo di riconquistarsi la grazia del camerlengo.
Lo stesso terrore dei signori assalì anche i loro sgherri che, per aver sostenuto l’ascesa del re, erano passati dal rango di “delinquenti” a quello di “guardiani della cultura” e “preziosi aggregatori sociali”. Costoro, temendo di perdere l’appoggio della corte e di tornare al loro precedente rango, decisero di contribuire, a loro modo, alla conservazione del potere. Ma, essendo questi soggetti un po’ limitati per natura ed educazione, il loro contributo si concretizzò unicamente in violenze e aggressioni per la parte avversa.
La morale di questa storia è che, se proprio vuoi vincere le elezioni, mettiti a ciclostilare volantini, a fermare la gente per strada e – con gentilezza – a provare a convincerla delle tue idee. Alzare la voce con un’anziana signora e le mani con un’altra (Rita Cosenza, consigliere di Zona integerrima e rispettabilissima, rea di essersi candidata nuovamente) non credo possa portare a un qualunque tipo di contributo elettorale. A maggior ragione se andate in cinque contro una e se quell’una è una lady di ferro che, a questo punto, penso proprio che andrà avanti come un carro armato fino al 4 giugno.
E se siete così pirla da perdere gli occhiali durante l’aggressione, per favore, non tornate a cercarli mentre ancora ci sono i carabinieri, o vi portano in caserma e vi arrestano.
Walter Quadrini
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