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FRATUS: SALVINI VUOLE VINCERE, NESSUNA ALLEANZA CON CHI PRENDE ORDINI DA BRUXELLES

Non sono i moderati il problema delle future elezioni ma quelli che non vanno a votare

L’avanzata politica di Matteo Salvini ha creato un ampio dibattito nel Paese, la manifestazione di sabato scorso ha rappresentato un evento spartiacque nel progetto politico che il mondo intorno alla Lega sta partorendo. Per saperne di più in merito al fenomeno in corso, abbiamo intervistato Fabrizio Fratus, sociologo e saggista de Il Talebano, circolo che rappresenta un punto di riferimento di Matteo Salvini a Milano e che ha partecipato anche al convegno di sabato scorso a Roma. Fratus, che a breve presenterà anche il suo nuovo libro sull’impatto della pornografia sulla società con lo psichiatra Paolo Cioni per le edizioni Circolo Proudhon, ha spiegato il progetto di Salvini e il suo valore storico nel quadro politico attuale:Sembra che la Lega voli, i sondaggi sono in continua crescita, come mai?

“I partiti non rispondono più ai reali bisogni della popolazione tranne la Lega di Salvini che come visto a Roma raduna sul palco molti esponenti della società. La verità è una ed è il fatto per cui sono tutti preoccupati: Salvini non fa parte delle logiche di potere e non scende a compromessi”


Ma facendo così sarà difficile tornare al governo per la Lega?


“Sabato mattina al convegno “mille patrie per l’Italia” il “capitano” ha specificato il suo progetto: non gli interessano ammucchiate per essere al comando di una nave gestita da altri. La Lega punta a vincere, da sola o con chi segue le sue linee guida. Non ci sono alleanze con coloro che eseguono gli ordini di Bruxelles”


E quindi come può pensare di vincere Matteo Salvini?


“Nel suo discorso ha specificato che lui vuole vincere e che il suo intento è quello di giocarsi la partita e vincere per cambiare veramente le cose. Insomma, non è un riformatore”


Come la si mette coi moderati?


“Sa quanti milioni di persone vi sono che non vanno più a votare? Lei crede che sono i moderati o che invece sono persone molto, ma molto inca…te? Ecco chi farà vincere Matteo Salvini e ecco perché i moderati non sono il problema delle future elezioni”


Sabato mattina un convegno con molti ospiti tra cui Matteo Salvini, Pietrangelo Buttafuoco, Lorenzo Fontana, Pegida e altri. Quale è il vostro progetto?
“Viste le tante richieste abbiamo deciso di realizzare direttamente il progetto presentato in passato al “capitano”, cioè creare una rete su tutto il territorio riunendo i vari gruppi politici che vedevano in lui il punto di riferimento, ecco perché allora ci siamo attivati. Oltre 17 organizzazioni hanno preso parte all’incontro e ora siamo in grado di essere presenti in tutto il paese, la Sardegna è l’unica regione che vede presente la nostra rete in sole due città: Cagliari e Sassari”

Ma qual è questo progetto?

“Stiamo costituendo il movimento comunitarista e identitario, a breve presenteremo un tavolo di professori, studiosi, intellettuali con cui daremo vita (questo lo scopo) il sistema basato sull’idea di comunità partendo da Ferdinand Tönnies, passando da Adriano Olivetti e Alain de Benoist. Senza dimenticarci di Aristotele, ovviamente”

Mi scusi, ma in Lega vi seguono? È risaputo che la cultura nel movimento di Matteo Salvini è di basso livello, i suoi eletti sono sempre senza laurea per non dire la preparazione, prendiamo Buonanno, cosa vuole che ne sappia di comuitarismo e Aristotele?


“Non ho elementi per dire se lei ha ragione”

È un dato, gli eletti sono tutti senza laurea, lo stesso Matteo Salvini ha concluso il liceo e non si è mai laureato. Questo è un limite in quanto è comprensibile dedurre che i rappresentanti della Lega siano sprovvisti di tutti gli strumenti per comprendere la realtà.

“A me sembra il contrario, in questo frangente storico, è Matteo Salvini che ha compreso la situazione, è lui che sta conducendo una battaglia in favore del paese. La Laurea non certifica assolutamente la capacità intellettiva di una persona, i contadini che non sono laureati hanno certamente più senso della vita dei cittadini acculturati, il suo giudizio è pieno di pregiudizi. Certo, molti referenti della Lega sono, per così dire, ruspanti, ma non per certe cose, oggi, non serve certamente avere letto Spengler o Nietzsche”

Difende con forza la Lega Nord e i suoi militanti, ma sul Talebano si legge che voi siete per le élite.

“Noi abbiamo una visione per cui la formazione sia uno strumento per selezionare i migliori. Crediamo che lo stato debba investire sui propri cittadini permettendo loro di avere le stesse condizioni per studiare. Creati i presupposti in cui le persone hanno le stesse condizioni generali si può quindi procedere a una selezione dei quadri di coloro che domani saranno a guida del paese”

Non si contraddice con quanto stava dicendo della Lega Nord…

“La fermo subito, lei mi diceva della condizione di oggi non di quello che è il mio pensiero”

Ciro Troise per La voce d’Italia

 

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