FRATUS: SALVINI VUOLE VINCERE, NESSUNA ALLEANZA CON CHI PRENDE ORDINI DA BRUXELLES
Non sono i moderati il problema delle future elezioni ma quelli che non vanno a votare
“I partiti non rispondono più ai reali bisogni della popolazione tranne la Lega di Salvini che come visto a Roma raduna sul palco molti esponenti della società. La verità è una ed è il fatto per cui sono tutti preoccupati: Salvini non fa parte delle logiche di potere e non scende a compromessi”
Ma facendo così sarà difficile tornare al governo per la Lega?
“Sabato mattina al convegno “mille patrie per l’Italia” il “capitano” ha specificato il suo progetto: non gli interessano ammucchiate per essere al comando di una nave gestita da altri. La Lega punta a vincere, da sola o con chi segue le sue linee guida. Non ci sono alleanze con coloro che eseguono gli ordini di Bruxelles”
E quindi come può pensare di vincere Matteo Salvini?
“Nel suo discorso ha specificato che lui vuole vincere e che il suo intento è quello di giocarsi la partita e vincere per cambiare veramente le cose. Insomma, non è un riformatore”
Come la si mette coi moderati?
“Sa quanti milioni di persone vi sono che non vanno più a votare? Lei crede che sono i moderati o che invece sono persone molto, ma molto inca…te? Ecco chi farà vincere Matteo Salvini e ecco perché i moderati non sono il problema delle future elezioni”
Sabato mattina un convegno con molti ospiti tra cui Matteo Salvini, Pietrangelo Buttafuoco, Lorenzo Fontana, Pegida e altri. Quale è il vostro progetto?“Viste le tante richieste abbiamo deciso di realizzare direttamente il progetto presentato in passato al “capitano”, cioè creare una rete su tutto il territorio riunendo i vari gruppi politici che vedevano in lui il punto di riferimento, ecco perché allora ci siamo attivati. Oltre 17 organizzazioni hanno preso parte all’incontro e ora siamo in grado di essere presenti in tutto il paese, la Sardegna è l’unica regione che vede presente la nostra rete in sole due città: Cagliari e Sassari”
Ma qual è questo progetto?
“Stiamo costituendo il movimento comunitarista e identitario, a breve presenteremo un tavolo di professori, studiosi, intellettuali con cui daremo vita (questo lo scopo) il sistema basato sull’idea di comunità partendo da Ferdinand Tönnies, passando da Adriano Olivetti e Alain de Benoist. Senza dimenticarci di Aristotele, ovviamente”
Mi scusi, ma in Lega vi seguono? È risaputo che la cultura nel movimento di Matteo Salvini è di basso livello, i suoi eletti sono sempre senza laurea per non dire la preparazione, prendiamo Buonanno, cosa vuole che ne sappia di comuitarismo e Aristotele?
“Non ho elementi per dire se lei ha ragione”
È un dato, gli eletti sono tutti senza laurea, lo stesso Matteo Salvini ha concluso il liceo e non si è mai laureato. Questo è un limite in quanto è comprensibile dedurre che i rappresentanti della Lega siano sprovvisti di tutti gli strumenti per comprendere la realtà.
“A me sembra il contrario, in questo frangente storico, è Matteo Salvini che ha compreso la situazione, è lui che sta conducendo una battaglia in favore del paese. La Laurea non certifica assolutamente la capacità intellettiva di una persona, i contadini che non sono laureati hanno certamente più senso della vita dei cittadini acculturati, il suo giudizio è pieno di pregiudizi. Certo, molti referenti della Lega sono, per così dire, ruspanti, ma non per certe cose, oggi, non serve certamente avere letto Spengler o Nietzsche”
Difende con forza la Lega Nord e i suoi militanti, ma sul Talebano si legge che voi siete per le élite.
“Noi abbiamo una visione per cui la formazione sia uno strumento per selezionare i migliori. Crediamo che lo stato debba investire sui propri cittadini permettendo loro di avere le stesse condizioni per studiare. Creati i presupposti in cui le persone hanno le stesse condizioni generali si può quindi procedere a una selezione dei quadri di coloro che domani saranno a guida del paese”
Non si contraddice con quanto stava dicendo della Lega Nord…
“La fermo subito, lei mi diceva della condizione di oggi non di quello che è il mio pensiero”
Ciro Troise per La voce d’Italia
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