TANDEM SALVINI-MELONI? SI PUÒ
Riportiamo, non senza un pizzico d’orgoglio, articolo a firma Ciro Troise uscito sull’edizione di ieri de La Voce.
La tornata elettorale delle amministrative ha visto un Matteo Salvini trionfante e il primo stop di Matteo Renzi in una regione normalmente “blindata”. La nuova Lega Nord ha un doppio problema, quello di crescere al centro e al sud Italia e i contrasti interni su chi dovrà essere il candidato del centro destra. Il nostro quotidiano è stato tra i primi, se non il primo in assoluto, a raccontare del circolo culturale il Talebano, vero pensatoio di idee e di confronto del mondo leghista e ci rivolgiamo a loro per comprendere cosa pensano della situazione in evoluzione. Intervistiamo quindi Fabrizio Fratus referente culturale del circolo e Vincenzo Sofo, il giovane politico della Lega Nord cofondatore del Talebano.
È passato qualche giorno dalle elezioni amministrative, i risultati sono stati interessanti sotto diverse sfaccettature e sembrerebbe, secondo una vostra prima analisi, che Salvini possa realmente divenire il vero antagonista di Renzi.
Sofo: “Matteo Salvini ha stupito tutti, ma non chi ci ha a che fare. Quando ottenne la segreteria federale, molti pensavano che la Lega non sarebbe riuscita a ottenere il 4% e che la fine del movimento sarebbe stata imminente; noi – in controtendenza – sostenevamo invece che si sarebbe rilanciato e abbiamo avuto ragione… e oggi con altrettanta convinzione diciamo che i giochi per le prossime politiche sono appena iniziati”
Fratus: “Salvini è la sola vera alternativa a Renzi, il discorso sul voto dei moderati è una stupidata… ci sono veramente ancora questi moderati nella situazione in cui siamo? Quando la maggioranza degli aventi diritto al voto non va a votare significa che i moderati sono una minoranza. Ci vogliono risposte concrete e la nuova Lega ha risposte pratiche e veloci: uscire dall’Euro, cancellare la legge Fornero, stabilire aliquota fissa per le tasse etc. questa concretezza è l’arma con cui Matteo Salvini è lanciato alla guida del paese”
Il Partito democratico raggiunge facilmente il 40% dei voti, la Lega si attesta al 12% , Forza Italia al 10% e poi i restanti partiti del centro destra, tutti uniti, non raggiungono il 10%, sempre se la coalizione fosse unita anche con il partito di Alfano.
Sofo: “Nessuno di noi pensa che sia facile vincere, ma se si dovesse andare al voto in questa situazione credo sia normale pensare che si debba trovare una “sintesi” tra i diversi partiti della coalizione. Certamente il problema sarebbe del Nuovo Centro Destra. Ricordiamo che il centro-destra parte svantaggiato ma durante la campagna elettorale raccoglie molto di più mentre il centro-sinistra perde consensi. La forbice che divide le due eventuali coalizioni è molto minore”
Fratus: “Vincenzo ha ragione e ha voluto rispondere nelle logiche in cui normalmente siamo costretti a ragionare. In realtà Matteo Salvini, giustamente, fa anche altri ragionamenti. Veramente non ci sono possibilità per andar a vincere con qualcosa di nuovo? La Lega ha il 12%, bene ma quanto ha una lista “Salvini per l’Italia” con Giorgia Meloni? Immaginiamo un tandem così composto dove i due referenti giovani sono il volto di una nuova Italia. E immaginiamo che Tosi finisca di giocare la sua partita solitaria per la sua immagine personale e torni a collaborare con Salvini. Ci sono sondaggi in questa direzione e tra Matteo e Renzi la differenze non sarebbe molto ampia. Ci vuole un po’ di tempo e coraggio. Inoltre il Pd è in fase decrescente come Grillo. La partita è tutta da giocare e le possibilità di Salvini sono molteplici”
Lo scenario descritto è certamente diverso da quanto ipotizzato da tutti gli analisti politici, nessuno a ora ha presentato questa opzione, è veramente un percorso praticabile?
Sofo: “Per capire che cosa sta accadendo, bisogna saper uscire dalle logiche dettate del sistema. La Lega di Salvini è qualcosa di nuovo. Ha un progetto ben definito, ha preso contatti con diverse realtà culturali su tutto il territorio, si sta aprendo a ventaglio acquisendo nuove forze e nuove prospettive. Se si leggessero le scelte con più attenzione si comprenderebbe subito il perché la Lega dei Popoli non è nata. La Meloni sa che FdI non è oltre il 3%. Con Salvini potrebbe costruire qualcosa di nuovo, assolutamente nuovo”
Fratus: “Ci sono tanti progetti in relazione alle prossime politiche, il tempo è anche una necessità per costruire bene la struttura che potrà permettere la creazione di una nuova realtà politica su tutto il territorio. Ma tutto gioca a favore di Salvini che non solo ha rivitalizzato il suo movimento ma sta anche rivoluzionando l’assetto dello schieramento politico. La Lega non si è mai definita di Destra e oggi sta presentando la sua reale natura: fuori dagli schemi e alternativa a tutto il sistema partitico. Serviva un giovane politico per farlo, è arrivato”
Interessante il Vostro discorso. Il Talebano ha molteplici rapporti con intellettuali e circoli simili, provenite dalla Destra e parlate a tutti raccogliendo maggiore successo tra coloro che di destra non sono, come mai?
Sofo: “In realtà non ci siamo mai definiti di Destra, anzi, noi crediamo in un superamento della dicotomia destra-sinistra. Ciò che facciamo è organico a un progetto ben delineato, in collaborazione con gruppi interessantissimi come l’Intellettuale Dissidente – dei romani Sebastiano Caputo e Lorenzo Vitelli – o come Barbadillo, il sito “giornalistico” di Michele De Feudis, a Bari. E con tanti altri gruppi che mantengono giustamente la loro identità, da Siracusa a Trento, una rete rigogliosa con molte realtà attive”
Fratus: “Non è importante la provenienza ma dove si vuole arrivare. La destra, come spiega Pietrangelo Buttafuoco, non esiste più, è stata distrutta da AN. Vi è una cultura della Destra, invece, che è viva ed è trasversale, è presente anche a sinistra (si veda l’attaccamento alla patria, ad esempio). Il percorso della nuova Lega chiama a raccolta chi vuole difendere la sua identità come chi crede nelle battaglie sociali e del lavoro”
Ciro Troise per La Voce
il non trovare nessun commento sotto un articolo di questo tipo, mi lascia molto perplessa. Si tratta di silenzio assenso, o cosa? Io faccio parte di quelli che credono nello sviluppo di questa “cosa” ma chiedo ai “personaggi principali”, di fare molta attenzione con l’esprimersi come se già vincitori, Di recente, qualcun’altro ci ha già picchiato il muso, quindi x favore, piano, quasi “circospetti”, possibilmente scaramantici, perchè le trombate con noi italioti,sono sempre dietro l’angolo