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Stasera a Milano: la Scozia, una succulenta molotov per disintegrare questa Europa

A Palazzo Lombardia si discute del referendum scozzese e del suo auspicato effetto deflagrante

Il 18 settembre circa 5 milioni di scozzesi sono chiamati alle urne per decidere del proprio futuro. Non è una tornata elettorale come tante, non è un referendum come tanti. E’ la possibilità storica di cancellare con una croce un’indipendenza persa 300 anni fa (per una sintesi della storia, leggi The Human centipede: la perversa storia del Regno Unito di Gran Bretagna) con immane incazzatura per William Wallace e i suoi fratelli, come ricorderete dal film Braveheart.

Se fino ad un paio di mesi fa il referendum non faceva alcuna paura ai monopolisti dello status quo, oggi la situazione è molto diversa: dopo una clamorosa campagna divulgativa che ha acceso i cuori degli scozzesi e l’incredibile risalita, i due fronti sono ora testa a testa, tanto da mettere in seria difficoltà i media britannici sulle previsioni di vittoria.

Un’eventuale e clamorosa vittoria del SI avrebbe con tutta probabilità una ricaduta su tutto l’assetto dell’attuale Europa: l’Unione Europea dovrebbe fare i conti con un effetto domino che si propagherebbe dall’Irlanda alla Spagna al Belgio, fino a – perchè no – l’Italia. L’UE sarebbe costretta a ripensare i termini della sua federazione, mettendosi una mano sulla coscienza e convincendosi a dover rimettere al centro le identità dei popoli che la compongono. Insomma, un bel carnevale.

Di tutti questi aspetti e di tutte queste opportunità, se ne discuterà questa sera a Milano (ore 19.30) presso il Belvedere di Palazzo Lombardia. Il convegno, organizzato dall’assessore regionale alle culture Cristina Cappellini, vedrà la partecipazione del governatore Roberto Maroni e dello storico Franco Cardini, oltre che di esperti di Limes e Libero.

Il Talebano, da suggeritore dell’evento, ovviamente non mancherà. Sta a voi decidere se partecipare o vegetare davanti alla televisione.

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