Chi vuol esser Talebano?
Se si volesse fare un identikit del Talebano medio sarebbe difficile determinare un’età, un lavoro ”tipo” od un’appartenenza sociale. La verità è che il Talebano è l’esaltazione delle differenze e delle particolarità di ognuno. Unite da un netto rifiuto per la modernità e per gli squallidi canoni della fottuta società contemporanea. Ma attenzione a non prendere un abbaglio: i Talebani non sono tenuti insieme da una “negazione”, o negatività.
La nostra è una vera e propria”Dichiarazione di Guerra”. Non ci limitiamo solo ad opporci ad un sistema al collasso, vecchio, marcio ed afoso per le proprie lordure. Ogni talebano ha proposte e visioni per ricostruire un mondo più umano. Più libero e pulito da tante stronzate televisive e bigotte. Insomma, noi siamo animati da una distruzione creatrice, come direbbe Schumpeter, che porta ad incenerire prima e ricostruire poi. Come i cacciatori di vampiri siamo armati, armati fino ai denti. Contro la Bestia immonda. Il predatore vecchio, rugoso e succhiasangue rappresentato dalla Stato Centralista. Rapace e affamatore delle famiglie e di singoli cittadini. Che ti porta ad adorare un falso idolo di carta(pesta) chiamato Costituzione, in nome del quale città intere vengono impoverite per mantenere la lussuria delle libidinose”vacanze romane”della nostra classe dirigente. Presentando al grande pubblico falsi idoli televisivi, esempi di bontà moralista e sdolcinato statalismo, vedasi Saviano, Benigni, Fazio etc etc…
La nostra guerra al Nosferatu Italiano comincia però dalla testa e dalla coscienza di ognuno di noi. Come tutti i cacciatori di Vampiri che si rispettino siamo armati di pallottole non convenzionali. Noi usiamo pallottole d’argento, rappresentate dalle nostre proposte culturali e alternative a questo sistema.
La nostra Battaglia. La nostra resistenza ogni giorno per essere diversi dall’omologazione kulturale di Mtv e della morale bigotta di una società che in 40 anni non è stata in grado di completare un’autostrada (vedasi Salerno-Reggio Calabria). Non siamo solo dei distruttori animati da una furia iconoclasta. Portiamo anche il peso della difesa delle Tradizioni. Difatti oggi per essere veri Rivoluzionari non bisogna essere femministi, comunisti, terzomondisti, gay, abortisti, nudisti, animalisti, artisti tossici&Co. Il Vero Rivoluzionario di oggi è il Talebano, colui che combatte per affermare Valori antichi e sempre validi.
Oggi si viene tacciati di follia se di fronte alla lucida e fredda Scienza, ormai religione laica(le), si afferma l’esistenza di Dio. Un Dio al medesimo tempo rarefatto creatore e presenza pesante nel Destino di ognuno di noi. Un Dio Padre a cui l’uomo si deve inchinare e riconoscere la propria dipendenza per essere veramente Libero. Poiché essere liberi non significa essere sregolati materialisti malati di sesso e droga.
Oggi è follia parlare di famiglia tradizionale, composta da uomo, donna e prole. Oggi sei normale se sostieni i PACS, e magari se sei un pochino ricchione. Al giorno d’oggi sei un matto se sostieni che la tua terra e le tue radici siano sacre. Più sacre di un posto di lavoro in giacca e cravatta. Più sacre dei soldi e di lobotomizzanti trasmissioni condotte da un grottesco pupazzo rosso di stoffa(il Gabibbo N.d.R.) o da un pupazzo di 200 kg in carne e ossa(probabilmente Gerry Scotti N.d.R.). Se ti riconosci in queste righe stai attento. Potresti essere già stato contagiato. Potresti essere un Talebano ante litteram. Solo allora però capiresti cosa ci rende diversi, forse migliori, di tutti gli altri intorno a noi. Non per le nostre qualità intrinseche. Ma per come conduciamo la nostra vita, per la battaglia spirituale che portiamo avanti ogni giorno contro il mondo moderno.
In verità io vi dico: Guerra Santa!
L’Ayatollah
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