Per legittima difesa: guarda la Grecia e capirai come votare.
Siamo in campagna elettorale, i partiti dovrebbero parlare dei loro progetti politici e la gente dovrebbe concentrarsi su questi. Niente di tutto ciò accade in Italia: gli unici a parlare di progetti di società vengono denigrati (vedi Lega) e le riflessioni politiche sono affidate a Crozza. In tutto ciò, nessuno parla di ciò che sta accadendo in Grecia, del fatto che i supermercati vengano assaliti con i commessi compiacenti. Il perchè è presto detto: perchè paleserebbe il fallimento e l’atrocità di un sistema che i Monti, i Bersani e l’Unione Europea vogliono preservare a tutti i costi.
Ecco la Grecia post cura europea: oltre 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, si sono ribellati alla distruzione di tonnellate di arance e limoni, sono entrati nei supermercati e hanno caricato sui camion frutta e altri prodotti per poi distribuirla in piazza. Hanno regalato tutto alla gente e, con il megafono, hanno spiegato cosa sta accadendo: la UE ha chiesto di distruggere moltissima della produzione agricola della Grecia (la solita vecchia e folle storia folle delle quote). I diversi imprenditori agricoli sono ex proprietari di aziende che a causa dei debiti e del fatto che a loro le banche non danno più soldi; da padroni sono divenuti impiegati della MULLER, la multinazionale bavarese che si è appropriata di tutte le loro aziende, acquistandole per pochi euro con l’aiuto del credito agevolato bancario.
Perché in Italia non si dicono queste cose? Perché non si fa sapere alle persone che il futuro delle aziende italiane potrebbe fare la fine di quelle greche? Proprio le quote sulla produzione degli agrumi sono una delle cause principali del collasso definitivo dell’agricoltura del nostro meridione, ma il problema è esteso a tutte le produzioni locali che – da sempre – hanno contraddistinto la nostra terra. Eppure la Lega, unica ad opporsi a questa norma infame, è per questo motivo costantemente oggetto di attacchi politici.
Anche in Italia il debito delle aziende aumenta e molte chiudono ma le migliori resistono… sino a quando? Non vogliamo e non dobbiamo divenire una colonia tedesca, il nostro futuro vogliamo deciderlo da noi senza che lo straniero governi la nostra terra.
La politica dell’ultimo governo ha decisamente aggravato la situazione in Italia. Il fatto che Monti sia stato chiamato il “galoppino” della Merkel non fa ben sperare. D’altronde i dati del suo governo sono impressionanti: debito pubblico cresciuto, calo dei consumi impressionante, aumento della disoccupazione, impoverimento generale etc. Noi non possiamo e non dobbiamo accettare questa situazione, non possiamo permettere che la nostra terra finisca in mano ai “barbari”.
Sicuramente vi possono essere diverse strade per uscire da questa situazione, quella sicura è la macroregione del nord, e, a chi fa notare che potrebbe essere un atto contro la nazione, la risposta è che la nazione ha fallito. Ora è il tempo delle Patrie e dei Popoli. E, in questo contesto, la macroregione è un atto di LEGITTIMA DIFESA. Ed è per legittima difesa che bisogna far valere il proprio voto, per dare un futuro alla nostra gente.
Fabrizio Fratus e Vincenzo Sofo
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