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Monti consegna l’Italia all’ESM: finisce l’epoca della sovranità nazionale

Finisce l’epoca della sovranità nazionale. Finisce l’epoca in cui erano i popoli – per mezzo dei rappresentanti da loro eletti – a determinare il loro futuro economico e sociale. Per quanto riguarda il nostro Paese, ci hanno appena pensato il presidente Monti e l’attuale coalizione di maggioranza Pdl-Pd-Udc a ratificare il passaggio di consegne in mano a terzi, con l’approvazione del pareggio di bilancio in Costituzione.

Questi terzi hanno un nome: European Stability Machanism (ESM)… un fondo di salvataggio europeo, nato lo scorso anno dalle modifiche al Trattato Europeo messe in atto dall’Unione Europea, che avrà pieni poteri nell’accordare prestiti e nel gestire le insolvenze dei Paesi membri in difficoltà. Apparentemente un’opera di bene. Questa istituzione avrà un fondo stimabile in diverse centinaia (500-700) di miliardi di euro che dovranno essere messi a disposizione pro-quota dagli stessi Paesi membri (quanto e quando sarà sempre e solo l’ESM a dirlo) che potranno essere utilizzati dall’istituzione stessa in qualunque momento e in qualunque modo. Senza doverne rendere conto, neppure alla giustizia, poichè è stato stabilito che l’ESM e i suoi governatori non potranno essere oggetto di procedimenti giudiziari.

Un Cavallo di Troia, insomma. Un modo dell’Unione Europea per portare a termine lo scopo prefissato senza che gli attuali governi politici (nazionali ed europeo) non ne figurino responsabili agli occhi dei cittadini. Che sventola la bandiera della solidarietà per perseguire scopi privatistici e si dota dell’immunità per evitare di dover rispondere degli atti che si andranno a compiere… cosa che basta a far comprendere di che natura saranno. Peraltro, ultimo campanello d’allarme, la decisione di Monti di aderire a questo progetto è stata accolta ieri con entusiasmo dal presidente del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, che ha subito rilanciato: “sosteniamo che si debba consentire all´EFSF e all’ESM di prestare direttamente alle banche oltre che ai governi”.

Ecco, il quadro è ora completo. Monti, banchiere ai vertici del sistema finanziario internazionale, sbarca improvvisamente al governo d’Italia e consegna il paese in mano all’Unione Europea. La quale crea uno strumento ad hoc per asservirsi al mondo della finanza senza possibilità d’appello da parte di nessuno con un meccanismo banalissimo:  cittadini danno i soldi allo Stato, lo Stato li gira all’Esm, l’Esm li gira alle banche. Le banche li prestano a cittadini e imprese a tassi usurai. Olè.

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