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La Russa manda in crisi la maggioranza… e si consola con valletta

La guerra in Libia sembrava aver spazzato definitivamente l’ombra delle elezioni anticipate dal cielo della politica italiana. Le vicende del mediterraneo avevano infatti tolto dai riflettori Ruby e compagnia bella, sottraendo il premier da una situazione imbarazzante. E così il governo era riuscito a rimettersi in marcia. La questione Libia era diventata addirittura un elemento stabilizzante per il governo, poichè la guerra è stata accolta con favore anche dalla sinistra, evidentemente sedotta dall’imperialismo americano.

Ma a riportare tutto nel caos ci ha pensato La Russa. Il ministro della difesa probabilmente non vive un bel periodo: prima la posizione ambigua ed indecisa sulla guerra in Libia, poi la difficoltà nel far rispettare gli accordi al governo tunisino sembrano averlo reso piuttosto nervosetto… sta di fatto che, complicila riforma della giustizia e le contestazioni subite, tutto d’un colpo ha sbottato in Parlamento liberando tutte le angosce di queste settimane.

Il problema è che la sua perdita di controllo a scatenato reazioni a catena, facendo riemergere tutte le fratture interne alla maggioranza: Bossi, il cui partito già mal digerisce la riforma della giustizia, lo ha pesantemente bacchettato; l’ex ministro Scajola ne ha approfittato per sottolinearne l’inadeguatezza e cercare di silurarlo (l’obiettivo è il vertice del Pdl); negli ambienti ex Forza Italia hanno iniziato a circolare richieste di dimissioni per La Russa, con qualcuno che addirittura ha proposto una raccolta firme; gli ex An allora si sono scagliati contro i colleghi-rivali. In tutto ciò, il più arrabbiato in assoluto per la boutade di La Russa è proprio Berlusconi, che per colpa sua ha visto fallire completamente l’uscita mediatica a Lampedusa… e ora si deve sorbire l’alterazione di Napolitano che – infuriato – ha richiamato tutti i partiti non escludendo la possibilità di elezioni anticipate a giugno. Insomma, un casino.

Il discolo Ignazio già da qualche settimana comunque aveva capito che il troppo nervosismo avrebbe rischiato di fargli combinare qualche guaio e ha deciso di correre ai ripari: che cosa meglio dei servigi di una bella donna può allentare le tensioni e far tornare il sorriso? E così, ecco che La Russa assume la ex valletta del Bagaglino Hoara Borselli come sua collaboratrice nella segreteria del Ministero della Difesa. Magari servirà a convincere Gheddafi ad accettare l’esilio…

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