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Casa Pound e la destra con il torcicollo

di Sintesi Milano

Si è tenuta sabato scorso la manifestazione pro ITALIA di Casa Pound a Bolzano, città di confine con maggioranza cittadina di origine tedesca. Cosa c’è di interessante nell’iniziativa? Nulla di nuovo sul fronte della destra “radicale”: mai al passo con i tempi, tantomeno con l’ideologia a cui dice ispirarsi. La logica del nazionalismo di confine non appartiene ai movimenti rivoluzionari della destra ma al romanticismo ottocentesco (http://www.scribd.com/full/25252990?access_key=key-2fn8l7945o9ipp5fx675).

La confusione ideologica del mondo di destra è facilmente evidenziata dalla diaspora avvenuta negli ultimi anni; ce ne siamo occupati già in passato, evidenziando come questo mondo che si definisce all’apparenza futurista – ma è in realtà intriso di “passatismo” – sia ormai nel caos più completo.

A Bolzano, l’organizzazione romana è andata per manifestare a favore dell’unità nazionale che si celebrerà il 17 marzo; data che c’entra poco con un certo ambiente poichè, senza entrare nel contesto storico in cui venne fondata l’unità d’Italia, va ricordato che il nostro nazionalismo (quello dell’ambiente di provenienza di Sintesi) non fa riferimento al confine di una terra che durante i decenni e i secoli cambia in relazione a guerre, alleanze, vendite di territori etc.

La nostra Nazione fa riferimento ai popoli, alle tradizioni, alla cultura, alla lingua/dialetto e all’appartenenza alla propria terra. Siamo PATRIOTI e come tali crediamo in una NAZIONE delle patrie e non dei confini. Una Nazione che rappresenti le diverse identità.

Il concetto di nazione difeso dalla manifestazione di sabato è di tipo “globalizzante”, di tipo massificante: si vuole imporre una lingua, un sistema, una cucina che non appartiene al popolo ora presente… Ci verranno a raccontare che a Bolzano esiste la cultura tedesca in quanto nel passato gli austriaci ci invasero e bla bla bla… l’impero, perché tale fu, Austroungarico era globalizzante come il nazionalismo 800esco. I ragionamenti (e i comportamenti) che quindi sentiamo fare oggi, nel terzo millennio, sono evidentemente di stampo reazionario, proiettati nel passato secondo la logica – tipica di certi ambienti della destra radicale – del vivere con il torcicollo. La Destra deve proiettarsi nel futuro, deve lanciarsi oltre il confine per costruire l’Europa dei popoli; l’Europa della patrie.

La dimostrazione della “teoria del torcicollo” è  la decisione di Casa Pound di manifestare a difesa dei monumenti fascisti presenti nel capoluogo altoatesino. I monumenti sono importanti, certo, ma ci troviamo in una situazione in cui l’Italia e l’Europa devono affrontare un’epocale crisi del mediterraneo che avrà forti ripercussioni sul nostro continente. E’ sull’attualità, sul futuro che si misura la validità delle idee di un movimento, di un ambiente… limitandosi alle rievocazioni storiche, si finisce per diventare una compagnia folkloristica. Si rischia di fare la fine di quei monumenti: pietrificati e consegnati al passato. L’immobilismo è consentito alle statue, perchè fungono da simbolo. Non agli uomini, a cui spettano pensiero e azione.

La nostra non è una polemica sterile; vogliamo che si comprenda bene quale è la strada da seguire sognando un futuro di identità di popolo e non di confine, una patria unita nelle tradizioni e nella cultura. Una visione nuova di EUROPA da contrapporre a quella burocratica governata dai tecnocrati.

4 Comments on Casa Pound e la destra con il torcicollo

  1. adriano cpi // 8 Marzo 2011 a 20:51 // Rispondi

    Curioso che ci si preoccupi tanto di una manifestazione di cui si dimostra di non sapere nulla…

    Sa, “sintesi milano”, che il corteo era aperto da una striscione che, in tedesco, recitava “no all’arroganza, sì alla convivenza”?

    Sa, “sintesi milano”, che il responsabile di Cpi Bolzano ha definito i sudtirolesi “etnia sorella” in quanto appartenente alla comune matrice europea?

    Sa, “sintesi milano”, che Cpi Bolzano ha tesserati e simpatizzanti di madrelingua tedesca?

    Sa, “sintesi milano”, che Cpi a Bolzano stava manifestando contro una politica che svende la sua storia in nome di due voti in Parlamento e non contro il barbaro teutonico?

    E’ in grado, “sintesi milano”, di portare in un qualsiasi weekend 2000 ragazzi, per lo più giovanissimi, a proprie spese, nel lembo più estremo d’Europa?

    E’ mai capitato, a “sintesi milano” di sfilare nel centro di una città e ricevere gli applausi della gente comune?

    Cordialmente,

    Adriano
    Cpi

    • Ci teniamo a sottolineare che non critichiamo la manifestazione in sè, nè il suo esito o la capacità di mobilitare persone. Abbiamo espresso (seppur in tono provocatorio, ma è un nostro vizio) due concetti:

      – la perplessità circa un impostazione di fondo che rischia di far perdere la distinzione tra Patria e Nazione;

      – la necessità di andare oltre e affrontare con proposte valide l’attualità.

      In un momento in cui l’Europa attraversa una fase critica per il suo futuro e il pensiero di tutti è rivolto al mediterraneo, a come saremo tra qualche decennio, una manifestazione (seppur giusta) del genere sembra simbolegiare la volontà di un certo ambiente di occuparsi solo del passato.

  2. adriano cpi // 8 Marzo 2011 a 20:52 // Rispondi

    “lembo più estremo d’Italia”, ovviamente

  3. (errore di battitura > “un’impostazione”)

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