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Berlusconi o federalismo… la scelta della Lega

di Fabrizio Fratus

Lo spettacolo che stiamo subendo è decisamente incredibile e dopo govedì c’è sempre più la sensazione che la Lega si ritrovi complice del malgoverno di Berlusconi. Non è più questione di intepretazioni ma di fatti reali e concreti: dopo anni di lotta e di sforzi di mediazione del ministro Calderoli, che senso ha ricorrere ad un decreto per attuare il federalismo? Equivale ad una sconfitta per il partito di Bossi, soprattutto se si tiene conto che il federalismo sarebbe passato senza problemi in caso di passo indietro di un uomo di cui si parla solo per malaffare e prostitute.

Ma davvero la Lega ha sacrificato il federalismo per Berlusconi? Perchè questo si evince dalla lettura di tutti i quotidiani di oggi. Da molto tempo sosteniamo che sono le idee a dover essere sostenute con forza, non uomini con problemi giudiziari; il comportamento della Lega sarebbe ineccepibile se fosse per salvare un EROE… ma non è così… in questo contesto tenere in piedi il governo servirebbe solo a non fare processare il premier, non a fare le riforme (come abbiamo potuto verificare).

Il caso Ruby. E’ stata respinta dal Parlamento la richiesta a procedere e la volontà della maggioranza è quella, a quanto si dice, di fare processare il premier da chi né è il referente legittimo. Chi sarebbero i giudici che dovrebbero giudicare l’attività di Berluconi con riferimento all’indagine sull’eventuale concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile? Quelli del Tribunale dei Ministri. Benissimo, basta prendere un impegno ufficiale con tutte le istituzioni e con tutti cittadini, affermando che la maggioranza farà processare il premier dal tribunale competente. Ma la realtà è diversa e lo abbiamo visto ieri con l’azione sul federalismo da parte del governo. Si usano espedienti non corretti, si sta sprofondando in un sistema senza nessun tipo di dignità. E speriamo che Bossi non voglia essere ricordato per questo.

Futuro e Libertà. Fini e soci si sono distinti dalle diverse anime della maggioranza, non vogliono essere più complici di un uomo che manipola e compra tutto e tutti. Cerca una diversa strada e per fare questo, a livello politico, si è alleata, trovando la quadra, con un movimento come l’API, di centro certo ma sicuramente molto lontano da un mondo come quello della DESTRA.

Cultura. Anni fa, quando crollò il muro di Berlino, il mondo della DESTRA, felice, credette che finalmente la sua cultura sarebbe potuta riemergere. Ci fu un grande entusiasmo. Oggi cosa possiamo constatare verificando i fatti? Che la cultura portata avanti dal mondo del centro destra è quella di ballerine e malaffare. In 20 anni è stato dato spazio al peggio. Nessun esempio virtuoso e invece di sostenere i Buttafuoco, i Pinkettz, i Massimo Fini, i Veneziani etc. si è sostenuto Alba Parietti, varie soubrette, attori scadenti, e una combriccola di personaggi alla Lele Mora.

Onorevoli venduti. Questo è un periodo economicamente nero per Berlusconi: sta risparmiando su feste e amichette ma sta dilapidando un patrimonio per mantenere i nuovi onorevoli al suo servizio in Parlamento… basta leggere quello che ha detto Barbareschi: mi ha offerto di tutto. D’altronde è meglio pagare che essere processati… se il governo cade per Silvio è la fine.

Donne. Continuiamo a sentire e leggere che la “questione” sulla deriva dell’immagine delle donne è colpa dell’uomo. Senza percorrere una strada di carattere storico e logico ci preme segnalare che il problema è di chi si vende. Sono le ragazze di facili costumi il vero problema, pronte a tutte per il dio denaro. La questione è rivelabile anche per gli “onorevoli venduti”. Il prostituirsi è di tutti coloro che sono disposti a vendersi, persone senza dignità.

fonte immagine, www.camelotdestraideale.it

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