Le tabelline sono importanti
di Claudio Boccassini
Chiariamo sin da subito un punto: io queste poche righe non volevo scriverle. Non perchè qualcuno me lo ha chiesto, ed io mi sono rifiutato. Ma perché sono stanco di parlarne. E’ un concetto così banale e così ignorato, tanto che se qualcuno osa rammentarlo viene bollato come sostenitore DEL genocidio. Non come denunciatario DI TUTTI i genocidi.
Vado dritto al punto: ieri, 27 gennaio 2011 nel mondo sono successe tante cose, ma secondo i direttori del TG1 e del TG5 (magari anche degli altri telegiornali, ma mi sono rifiutato di appurarlo) la cosa più importante accaduta nel mondo, quella con cui aprire il telegiornale è la “giornata della memoria”.
Forse un po’ in controtendenza con l’ambiente da cui provengo, ma io non sono assolutamente contrario alla memoria, anzi. La memoria è importantissima!
Dell’importanza del giorno della memoria ce ne si dovrebbe accorgere semplicemente guardando un bambino di seconda elementare. Pensiamo ad esempio quando questo bambino deve studiare a scuola le tabelline, quella del 6, quella del 7, e perché no, anche quella dell’8. Senza memoria per lui sarebbe impossibile. Completamente impossibile.
E pensiamo a quando si studiano i versi dei nostri poeti più celebri. Anche in questo caso senza memoria sarebbe impossibile ricordarsi anche l’ungarettiana “M’illumino d’immenso”.
Ma la memoria non è importante solo da bambini. E questo dev’essere chiaro. Pensiamo ad esempio quando facciamo la lista della spesa prima di andare al supermercato. Entriamo, prendiamo il carrello, e ci accorgiamo di aver lasciato la lista fatta sul tavolo della cucina. Anche in questo caso la memoria è fondamentale per ricordarci quello che dovevamo prendere.
A me questa memoria piace proprio, ma tanto tanto, a tal punto che la “giornata della memoria” la farei diventare la “Festa della memoria”.
A questo punto non capisco solo una cosa, e ritorno al mio incipit, perché nei telegiornali i servizi parlavano di Shoa? Perché parlavano di un popolo che non ha memoria? Ad esempio si sa che i giapponesi hanno molta memoria, ma gli ebrei no. Hanno così poca memoria che quello che è accaduto loro lo hanno fatto agli Armeni pochi anni dopo, o lo stanno facendo adesso con il Popolo Palestinese. Come nota statistica ricordo che dall’inizio del conflitto israelo-palestinese sono stati uccisi più di 1300 (milletrecento) bambini palestinesi (bambini). Numero importante che ci ricordiamo grazie alla memoria. W la memoria.
Ma gli ebrei dimenticano tutto quello che non gli conviene molto velocemente. Ebrei, la memoria è importante. Viva la “Festa della memoria”.
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