Ultime notizie

Valzer di corte

di Andrea Carbone

Tutte le Corone del mondo in inverno danno un ballo a palazzo, per permettere a se’ ed affini di sfoggiare gli imbellettamenti e il bon ton che altrimenti sarebbe difficile sfoggiare: e ora che l’Italia è un grande Paese, forse possiamo deficitare di una real casata, ma di un evento così interessante certamente no.

Perchè non fare dunque le cose in grande? Da noi le danze sono già iniziate, e non sembra terminernno molto
presto: non basta certo una serata a esaurire tutta l’italica spinta alla teatralità, e l’energia degli invitati, che
quasi non si contano. Al sottofondo musicale non può che provvedere l’orchestra del Festival di San Remo a parer mio, in modo da aver la possibilità di iniziare a tendere gli archi e umettare la ance, magistralmente guidata dal Cavaliere nazionale ovviamente che deve, o meglio vorrebbe, dettare i movimenti di ogni ballerino. Ma si sa che il ballo è così, sai dove inizi, ma non sai nè dove finisci, nè quando, nè con chi hai ballato nel frattempo: e sarebbe molto brutto, per chi ha organizzato gruppetti ben coesi, vederli tutti mischiati allo stop della musica.

Immaginiamocelo allora, questo valzer della politica italiana. C’è il pienone, perchè tutti sono interessati ad avere un po’ di luce su di sè, a essere coccolati, o nei casi migliori a vedere come evolvono le coreografie: c’è un crocchio appena formato, dove alcuni guardano in cagnesco, passatemi il termine evocativo, il maestro d’orchestra, e altri, quanti ancora non si sa, tentati di unirsi alle danze, quelli invitati all’ultimo momento e che non avrebbero voluto esserlo affatto perchè ce l’hanno contro quello che agita la bacchetta da tempo immemore, e sono venuti più per tener d’occhio i compagni che per muoversi un po’.

Un gruppetto è il più scatenato, e si muove tanto dal centro verso destra e sinistra, come quasi lo facesse da sempre… la compagine continua con un foltito,ma si sarebbe detto di più, stuolo di ammiratori del Premier, intenti insieme ad osannare lui e rivolgersi con fare quasi sirenesco,tentatorio agli altri convenuti (una decina di loro parrebbe che con una leggera spintina entrerebbero in pista, dicono voci malevole nel corridoio). Certo c’è chi non balla, forse perchè di queste cose non è interessato, forse perchè non vuole ostentare troppo le pochette verdi tanto care. Si, l’ambiente è elegante, formale,certo, ma cubiste-accompagnitrici-signorine ci sono lo stesso, perchè qualcuno sostiene piacciano a tutti… Fuori dalla porta della sala sono rimasti in pochi, e con tutta sincerità, non si direbbe neanche buoni, ma visti i tanti Toni Manero improvvisati,verrebbe da chiedersi quanti siano gli imbucati.

Tre domande per concludere: a musica ferma, si trasformerà forse questo show da valzer di corte a legislatura corta?Quanto siamo disposti a vedere questo singolare teatrino? E, soprattutto, voi i biglietti li avete già comprati?

Rispondi

Scopri di più da IL TALEBANO

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading