Il paese dei balocchi
E’ di questi giorni la decisione che 25 famiglie rom del campo di Triboniano da lunedì potranno avere una casa tutta per loro. In Italia c’è un po’ tutta la favola collodiana: c’è Pinocchio, anzi ce ne fosse solo uno saremmo molto più contenti, ci sonoi circhi, con relativi Mangiafuoco, Grilli Parlanti, e non mancano certo pseudo imbonitori-affaristi alla Gatto & Volpe.
La considerazione sull’evento pero’ ci porta a ben altra somiglianza: quella col Paese dei Balocchi. Eh sì,perchè il primo dato da constatare è che su venticinque famiglie a cui sono state gentilmente concesse le abitazioni, solo dieci hanno firmato il ricorso; concediamo insomma diritti a chi non li desidera: il clima natalizio evidentemente permea anche i tribunali.
Ma chi saranno gli artefici di una tanto pesante sentenza? Da una parte, un avvocato pagato dalla Cisl; dall’altra il presidente della prima sezione civile, che ha ravvisato in “cause etniche” il motivo di non assegnazione dei locali.
Viene pero’ fatta una specificazione: le case in questione non sono nella graduatoria Aler per l’assegnazione. Il dubbio che sorge spontaneo è che, avendo comunque avuto destinazione, potessero essere inserite in lista: e in effetti così era stato, ma da quell’elenco erano state tolte per far fronte a quella “emergenza rom” i cui fautori sono ovviamente i beneficiari stessi di tutta l’operazione. Difficile non comprendere quanti vogliano recriminare sul fatto che qualcuno abbia “saltato la fila”.
Alla fine, in questo novello paese di Bengodi, chi si trasformerà in asino? Alla coscienza di ciascuno cercare una risposta…
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