Il Vaticano non si fida di Fini e boccia il terzo polo
di Riccardo Boccassini
Brutta tegola per il neonato Polo della Nazione. A pochi giorni dalla sua nascita, ottiene infatti una porta in faccia dal Vaticano. Notizia che ferisce in particolar modo Casini e il suo Udc, cioè i referenti politici della chiesa cattolica. Ma non è una bella novella neppure per Fini e Rutelli, che si vedono mancare l’appoggio di uno dei maggiori “potentati” presenti in Italia.
Paga pegno, ovviamente, la posizione di Fini, che ultimamente si è schierato spesso in contrasto con la chiesa su questioni etiche come il diritto alla vita, l’eutanasia, la fecondazione assistita, ecc. L’idea di una destra laica/modernista non piace ai cattolici, che temono una deriva relativista e materialista che trascini nel baratro anche i fedeli dell’Udc. Ecco perchè Avvenire dichiara di preferire l’alleanza tra Casini e Berlusconi.
Non che il premier sia un esempio di vita vissuta nei precetti della chiesa cattolica, ma se non altro il suo governo porta avanti politiche più affini. Brutta tegola dunque per Fini, che deve sbrigarsi a dire ciò che vuole veramente per il suo movimento. L’elettorato non lo ha ancora ben capito e tale incertezza potrebbe rivelarsi per lui fatale in caso di elezioni anticipate.
Se Fini vuole davvero diventare il nuovo punto di riferimento per il centrodestra post-berlusconiano, deve prendere delle decisioni e riempire di contenuti Futuro e Libertà. Contenuti che, possibilmente, diano continuità ad un’area che – tutto sommato – ancora mantiene la parola “destra”.
Rispondi