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Berlusconi parla al Senato: maggioranza con Fini e Casini

E’ la vigilia del 14 dicembre, data che segnerà uno spartiacque per il futuro del governo e della maggioranza. Berlusconi ha parlato al Senato proponendo una maggioranza allargata ai parlamentari di Futuro e Libertà e Udc. La cosa sembra non piacere particolarmente a Fini e Casini, che sembrano ormai decisi a far fuori il premier ma che restano disponibili ad entrare in una maggioranza di centrodestra. E spunta di nuovo il nome di Tremonti come prossimo Presidente del Consiglio.

Comunque si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Bisogna dunque vedere se le parole di Fini e Casini corrispondano alle loro reali intenzioni. In ogni caso, Berlusconi ha fatto oggi un discorso sensato: si è finalmente reso conto che il centrodestra è ormai cambiato e che – volenti o nolenti – bisogna fare i conti con gli “scissionisti”. Il Pdl è un partito la cui vita è ormai breve, legata alla permanenza in politica di Berlusconi… bisogna dunque iniziare a costruire le premesse per una nuova coalizione, onde evitare di arrivare all’appuntamento impreparati.

Staremo ora a vedere che cosa risponderà domani Fini: per uno che è intenzionato a costruire un nuovo partito di destra o cose simili, passare all’opposizione a fianco della sinistra potrebbe risultare rischioso. L’elettorato a cui punta per il futuro potrebbe non perdonargli l’azzardo. Fini, se vuole iniziare un percorso serio, deve dialogare per forza di cose con chi siede alla destra del Parlamento. In particolare non può evitare di trovare un punto di accordo con la Lega Nord, unico movimento che – grazie al suo progetto – si è garantito un ruolo fondamentale nel futuro politico italiano.

Se, al momento del ritiro di Berlusconi a vita privata, Fini vorrà avere la chance di tornare ad essere un punto di riferimento per il centrodestra, DEVE fare i conti con Bossi e avviare un percorso comune. A partire dal federalismo.

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