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Accordo tra Pd e terzo polo per eliminare la Moratti

Tira brutta aria nel Popolo delle Libertà milanese. Non bastassero le truppe di Fini e Casini a creare problemi, non bastassero le mire espansionistiche dell’eurodeputato del Pdl Abertini, ci si è messo pure il Pd, che con il suicidio politico delle primarie ha involontariamente dato un’ulteriore coltellata ai berluscones.

Abbiamo già avuto modo di narrare il risiko della sinistra, con il vendoliano Pisapia che ha fatto mettere le mani nei capelli ai dirigenti locali del Pd. Imprecazioni a catinelle per Penati, Majorino e soci. Ma la cui amicizia con il Compagno Vendola ha contribuito a scavare la sua stessa fossa. Perchè mai e poi mai il Pd potrebbe permettersi di farsi fregare a Milano… sarebbe come issare bandiera bianca nei confronti di Sinistra e Libertà, con pesanti ripercussioni sul piano nazionale.

Se a ciò aggiungiamo l’odio cieco verso la Moratti, il gioco è fatto. Uno più uno fa due. In questo caso il “due” è proprio Albertini. Sembra che terzo polo e Pd abbiano raggiunto una specie di accordo: il Pd ufficialmente dichiarerà di sostenere Pisapia (onde evitare di palesare la farsa delle primarie), ma ufficiosamente farà affluire i suoi voti sul candidato sindaco di Udc e Fli.

Con la salita a Palazzo Marino di Albertini, i finiani sarebbero quelli maggiormente premiati dal punto di vista degli assessorati, immediatamente seguiti dal partito di Casini. Il Pd avrebbe comunque la garanzia di un ampio accesso al cosiddetto sottopotere.

Prospettiva tutt’altro che allattante per il Pdl, che perdendo Milano subirebbe un colpo mortale per la sua stessa sopravvivenza.

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