Albertini ha deciso: si candida per il terzo polo. Sgarbi tuona: il Pdl scarichi la Moratti
Ormai è sicuro: Gabriele Albertini si candiderà alle prossime elezioni comunali come sindaco per il Terzo Polo. Le anticipazioni date sul nostro blog vengono ora confermate su Dagospia e su varie trasmissioni radiofoniche. L’ufficializzazione avverrà probabilmente a metà dicembre, ma finiani e casiniani ritengono l’accordo già raggiunto.
Finalmente si conclude un estenuante tira e molla che ha visto Albertini nel ruolo di prima donna corteggiata un pò da tutti. Le sue dichiarazioni criptiche avevano iniziato a snervare politici ed elettori, che non capivano dove l’ex sindaco volesse andare a parare, quali fossero i reali interessi in gioco. Non sappiamo se sia o meno una coincidenza, ma l’accelerata verso l’investitura di Albertini ad anti-Moratti arriva dopo l’invito di Montezemolo a costituire una grande lista civica nazionale.
Certo è che l’intrusione di Albertini è notizia a dir poco spiacevole per gli altri due contendenti al trono. Da un lato, il candidato di sinistra – Giuliano Pisapia – vede azzerare le sue possibilità di salire a Palazzo Marino, con un buon pacchetto di voti che si sposterebbero dal Pd ai centristi. In ogni caso le speranze per Pisapia erano già ridotte al lumicino.
Chi invece deve incassare un bruttissimo colpo è la Moratti, che vede seriamente compromessa la sua riconferma. il giochetto è semplice: in caso di ballottaggio (evento molto probabile), la sinistra farebbe traghettare i suoi voti ad Albertini per far fuori l’attuale sindaco. Non che Albertini possa rappresentare un modello per la sinistra, intendiamoci: ma evidentemente in casa Pd la tentazione distruttrice prevale sulla parte costruttiva.
Giusto o no, questa è la situazione. Tanto che Vittorio Sgarbi suggerisce al Pdl di scaricare la Moratti ed sostenere Albertini a sindaco. Per aiutare a comprendere l’assurdità della situazione, ricordiamo che Albertini è attualmente eurodeputato del Pdl. Siamo certi che nel Pdl milanese sono ore di sconcerto, anche perchè i dirigenti locali del partito di Berlusconi erano convinti che lo scandalo sui derivati avesse spinto Albertini a rinunciare alla candidatura.
La tegola è caduta infine anche sulla Lega Nord. Il partito padano infatti rischierebbe di essere trascinato giù dagli alleati del Pdl, se non si trovasse una soluzione efficace. Ed è ovvio che, in caso di sconfitta quasi certa, la Lega preferirebbe correre da sola per poter liberare senza dictat il suo istinto rivoluzionario e recuperare i consensi dei “duri e puri”.
Il duello Moratti-Albertini è appena iniziato. C’è da scommettere che da qui a primavera di colpi di scena ce ne saranno a bizzeffe.
Ma chi ha detto che il bastardo albertini prenderà più voti di Pisapia?!!!!L’articolo si basa su una mistificazione e un dato fuori dalla realtà.
Con ciò sono talmente a sinistra,che il mio ex avvocato,bravissimo sottolineo bravissimo,non lo voterei.