Ultime notizie

Buco da 50 milioni al Comune di Milano. Morelli: la cultura non si tocca

di Vincenzo Sofo

La giunta comunale a quest’ora sarà in subbuglio per la spiacevole notizia comunicata dall’assessore al bilancio Beretta: per chiudere il bilancio previsionale del 2011 mancano 50 milioni di euro. Rimboccatevi le maniche, cari assessori, e iniziate a tagliare. Fin qui tutto bene.

Il problema emerge nel passo successivo… chi e quanto deve tagliare? Sfoderate pure le armi, cari assessori, e che il combattimento abbia inizio. Ovviamente, trattandosi di una questione tra assessorati, si tratta di una questione che coinvolge in primis i rapporti interni alla maggioranza… anzi al Pdl, visto che ha il quasi-monopolio della giunta.

E proprio da alcuni esponenti del Pdl arrivano due proposte opinabili: la prima è quella di tagliare i fondi in ambito culturale; la seconda è che i 50 mln vengano ripartiti in parti uguali su tutti gli assessorati. Voce fuori dal coro l’unico assessore leghista presente in Comune, Alessandro Morelli, secondo cui è troppo facile pensare di penalizzare la cultura semplicemente perchè non genera un ritorno immediato valutabile in termini di profitto: la cultura è un bene fondamentale per il futuro di un popolo e di una città, che ritorna in termini di coscienza collettiva e – tra l’altro – promuove il nome di Milano nel mondo attirando turismo. Dante Alighieri voterebbe Lega.

Secondo Morelli dunque bisogna avere la capacità di guardare al di là del proprio naso e ragionare in ottica di medio-lungo termine. D’altronde non può ritenersi soddisfacente, secondo il leghista, un taglio indiscriminato in tutti i settori: i governi (centrali e locali) esistono proprio per fare delle scelte politiche sulle priorità di un territorio. Nel tagliare i fondi a causa di necessità dovute a vari fattori (es. crisi economica), è necessario fare una scelta politica. La giunta dica se ritiene più opportuno diminuire gli aiuti alle famiglie, agli anziani e ai disoccupati piuttosto che investire meno su campi rom, feste, ricorrenze, ecc. E se ne assuma la responsabilità davanti ai cittadini.

Speriamo che il Pdl accolga l’invito degli alleati a riflettere e ad assumersi responsabilità. Perchè soltanto così in primavera i milanesi potranno giudicare davvero l’operato di chi sta a Palazzo Marino. Per ora ci limitiamo a segnalare come – nella maggioranza – a tenere in piedi la città sia la Lega e non il Pdl.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: