CONTRO TUTTE LE VIOLENZE. MA SOPRATTUTTO CONTRO LA STUPIDA GUERRA TRA DONNE E UOMINI
In questi giorni si è parlato molto di violenza di Genere, noi abbiamo da sempre affrontato il problema in modo differente, spiegando che la violenza è il problema e continuare promuovere una guerra tra Maschio e Femmina certamente non aiuta a risolvere il problema. Potremmo iniziare a fare una battaglia per i “bimbicidi” (“I minori uccisi nel 2021 in tutto sono 19. Di questi: 11 maschi e 8 femmine. Nella fascia 0-13 anni sono 10 maschi e 4 femmine. Nella fascia 14-17: un maschio e 4 femmine. E’ la cerchia di conoscenze e l’ambito familiare quello che mette più a rischio la vita dei minori, diversamente da quanto accade per gli adulti”), per gli embrionicidi … e così procedendo. Gli omicidi sono atti di violenza da condannare ma la distinzione di genere serve solo a creare una guerra tra diversi sessi con dibattiti sterili e spesso banali. Ha spiegato bene la posizione Stefania Bonfiglio sul suo profilo Meta che però è stata subito attaccata da “Andrea”… La nostra Talebana non si è intimorita e ha subito risposto facendo anche notare, in un secondo post, come Andrea cada proprio nella retorica del sistema finendo il suo commento scrivendo “giovane donna avvenente”. La bellezza di una donna caratterizzerebbe, per Andrea, la sua capacità in cosa?
Questo è il famoso sessismo? Aggirato anche il concetto di egualitarismo tanto caro ai progressisti.
Ragioniamo sul merito, sulle capacità e sulla preparazione delle persone, il resto non conta.
Riportiamo di seguito i post:

ANDREA “Purtroppo la violenza ( contro le donne ma in generale …. ) ha radici antichissime e sono anche io convinto che, in un contesto civile, chi ha forza debba usarla per proteggere chi ne ha di meno …. Pero’ le tue riflessioni non e’ che mi convincano troppo. Da come scrivi, sembra quasi che siano state le rivendicazioni delle donne ( la guerra di genere …. ) a determinare una reazione violenta da parte del maschio, leso nelle sue prerogative …. Ti ricordo che, nel dopoguerra, le donne non potevano nemmeno entrare in Magistratura, che per avere un diritto di famiglia paritario si sono dovuti attendere gli anni 70, che il delitto d’ onore e’ stato abolito nel 1981…. Scusa, ma senza lottare, qualcosa sarebbe cambiato ? E poi ti prego, la complementarietà no! Il tema della complementarieta’ e’ stato utilizzato dalla maggioranza politica filoislamica di Erdogan per legittimare il fatto che le donne non potevano accedere ad alcuni lavori ( ovviamente molto prestigiosi …. ) ed e’ stato per anni il cavallo di battaglia del cattolicesimo preconciliare piu’ bigotto ( l’uomo in ufficio, la donna a casa, l’uomo Notaio, la donna Segretaria …. piu’ complementari di cosi’ nel supremo interesse della famiglia, quella del Congresso di Verona ). Dai, sei una giovane donna avvenente e promettente, una Politica in ascesa di un Partito con il vento in poppa …. Butta a mare certo vecchiume, non e’ piu’ tempo!”
STEFANIA BONFIGLIO “Ciao Andrea, io sicuramente ho espresso concetti importanti in poche righe ma tu hai dato una tua interpretazione – e come tale ipotetica – se posso anche piuttosto banale. Tu dici “non è più tempo”, io dico che invece è sicuramente tempo di analizzare i conflitti uomo/donna anche in base alle rivendicazioni delle donne stesse. Lottiamo per la parità o, anche con un pizzico di rabbia, stiamo cercando di dominare l’altro? Non siamo nemici. Si vince o si perde insieme. Non esiste il sesso migliore. Esiste la complementarietà. E anche qui, andiamo fuori dallo schema standard da te proposto. Complementari significa pari, ma con conoscenza delle nostre differenze, perché ci sono. Uomini e donne sono diversi. Capendolo, ammettendolo e conoscendosi, i rapporti possono funzionare. Sempre fuori dalla logica della guerra. Altrimenti ci sarà dominio e violenza. E ne approfitto per aggiungere un’ulteriore riflessione visto che hai parlato di rivendicazioni: lottiamo per la libertà, ma siamo davvero libere di scegliere o siamo spesso manipolate? E poi, siamo riuscite a dar manforte al mondo dell’immagine, che ci vuole sempre belle e perfette, idolatrando le influencer. Perché guardiamola in faccia la verità, nel 99% dei casi per avere successo devi essere figa e disponibile. La fila per andare al GF o fare la soubrette. E in perizoma, diciamo che l’uomo non deve trattarci come oggetti.”
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