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RECENSIONI TALEBANE: VITA DI JOSE’ ANTONIO PRIMO DE RIVERA

Nell’epoca del Grande Reset che ben si ambienta nel contesto di  quella che Marcello Veneziani ha definito la Cappa, ovvero la chiusura mentale operata dall’ omologazione del pensiero unico, sono più che mai opportune letture salutari sul Pensiero politico. “…Ne abbiamo attraversate di tempeste e quante prove antiche e dure. Degna è la vita di colui che è sveglio ma, ancor di più, di chi diventa saggio e alla Sua gioia poi si ricongiunge: Sia Lode, Lode all’Inviolato…” Curare l’anima è companatico salutare alla cura del corpo e sono proprio contenuti di questa portata che aiutano a non morire nella morsa banalizzante di una trazione globalista votata all’autodistruzione. Il segreto per non smarrirsi sta proprio nell’alimentare il Libero Pensiero metabolizzando, il più velocemente possibile, Idee. In questo ci viene d’aiuto uno strumento potente: la Curiosità, il desiderio di Sapere che va nutrito opportunamente. Salutari alla longevità sono letture, continue e costanti, di testi della portata di: “La Spagna è un destino! Vita di Jose Antonio Primo di Rivera” realizzato da Adolfo Munoz Alonso per la Oaks Edizioni.  Il testo racconta di José Antonio Primo de Rivera y Sáenz de Heredia, marchese di Estella e Grande di Spagna, fondatore della Falange Española: la figura è declinata in maniera del tutto interessante. Il marchese Antonio Primo de Rivera è raccontato sotto un profilo che definirei archetipico: incarnazione di una visione filosofica e metafisica. Appare artificioso separare la riflessione sui valori primi della vita dalla Politica, lo mostra bene la storia della filosofia greca: sta proprio qui il pregio del testo. Esso fornisce una biografia che non meramente storica ma che sottolinea l’inclinazione al senso di Missione nell’Azione Politica.

La figura seppur controversa, di José Antonio Primo de Rivera y Sáenz de Heredia, Padre del Falangismo, viene restituita alla storia delle dottrine politiche rompendo gli schemi del politicamente corretto, con l’intenzione di porre un argine a quell’orizzonte tanto povero di contenuti gestito dalla narrazione dominante. “La Spagna è un destino! Vita di Jose Antonio Primo di Rivera”  è un testo audace che va controcorrente in un epoca dove la politica sembra  sostituita dalla tecnocrazia postdemocratica orientata alla distruzione delle identità collettive. Il testo partendo da un’analisi della vicenda umana di Josè Antonio Primo de Riveira, ben si uniforma a quello che potremo definire  con un neologismo identitarismo: il radicamento ad una comunità di destino. Forte emerge il legame alla visione del mondo che parte dalla dimensione spirituale. Infatti, solo dal profondo dell’anima possono avvenire i veri cambiamenti che, con sensibilità aristotelica, passano dalla potenza all’atto prendendo corpo in un Popolo inteso come entità organica. Non in senso impositivo, riteniamo, che il testo vada assimilato in tal senso con la narrazione di questa vicenda ormai lontana dal nostro presente. Seppur ovvie sono le differenze di contesto tra la Spagna del Falangismo e l’Italia del Secondo Millennio, è determinante cogliere il nucleo dei valori permanenti che si susseguono durante Epoche e Stagioni Umane, differenti, imparando a declinarle nel contesto postmoderno. La prefazione al testo, curata dal professore Massimo Maraviglia, invita a cogliere la dimensione metapolitica che ci viene dal passato come retroterra necessario per il nostro presente. 

Oggi si parla molto di nuove categorie politiche: è, a nostro avviso importante, concentrarsi su contenuti e valori perenni che, seppur innovativi, non si discostino troppo dalla Tradizione. Il Talebano porta avanti narrazioni che ben esprimo i concetti di Homo Religiosus e comunitarismo, capaci di conservare valori metapolitici che ci vengono dal passato. In tale caleidoscopio di contenuti e narrazioni il testo “La Spagna è un destino! Vita di Jose Antonio Primo di Rivera” di Adolfo Munoz Alonso sposa, in maniera interessante, tale spirito narrativo.

Paolo Guidone

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