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L’ ULTIMA FATICA DI EMANUELE FRANZ ACCOLTA MOLTO BENE IN SERBIA

Emanuele Franz, filosofo, poeta, saggista e storico delle religioni italiano, già noto al pubblico per quasi una trentina di opere filosofiche sovente critiche verso la società occidentale, si trova in Serbia da alcune settimane dove collabora con uno dei più importanti editori della Serbia, con il quale ha appena pubblicato la sua opera tradotta in serbo dal titolo “Evropa u sumraku”, titolo completo in italiano: “L’Europa al crepuscolo. Pensieri di un filosofo italiano contro l’occidente”.

Nel testo, presentato e accolto con grande favore dal pubblico serbo, l’autore fa confluire la sua critica alla gestione della emergenza sanitaria contenuta nei suoi libri –io nego- e il recentissimo –io nego ancora-. Ma mentre in Italia il pensiero e la visione critica proposta dall’autore hanno suscitato accese polemiche, minacce e, non dimentichiamolo, anche aggressioni fisiche (a giugno 2021 un facinoroso ha cercato di strangolare il nostro scrittore in una pizzeria), in Serbia il filosofo Emanuele Franz è stato accolto con grande entusiasmo dal mondo culturale serbo. Il testo “L’Europa al crepuscolo” infatti è stato edito dalla Prometeju edizioni, una delle più importanti realtà editoriali della Serbia, ed esce con la prefazione del noto filosofo francese Alain de Benoist e la postfazione di Mirjana Markovic, assessore alla cultura del Comune di Sremska Mitrovica, l’antica Sirmio. In questo libro Franz tratta l’identità dei popoli e come l’Europa manifesti una tendenza livellatrice sulle culture e sui costumi, imponendo un modello scientista con al centro la tecnica a discapito del sacro e del metafisico.

Il libro -io nego ancora- offre in più, sul precedente testo -io nego- una critica estesa a tutto il modello di vita occidentale, e non solo, accusa il mondo religioso cattolico di essere in crisi e al servizio del potere.

Alcuni temi della critica franziana, solo per citarne alcuni, riguardano la finta “democrazia americana”, il fatto che la gestione della salute abbia fatto e faccia più danni della malattia stessa; come l’inganno sanitocratico abbia generato una “Europa sciagura dei popoli” come la chiama, e come la principale vittima di questa sciagura sia il linguaggio simbolico e la ritualità delle popolazioni, sempre più spogliate di una identità propria a vantaggio su una livellata e livellante uniformità senza sostanza.

Il libro -Io nego ancora-, 202 pagine per 16 euro di copertina, può essere acquistato mediante il sito della casa editrice: http://www.audaxeditrice.com.

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