STANZA 101: CENACOLO CULTURALE IMPERTINENTE
La cultura provoca sempre reazioni ed è per questo motivo che da anni, in un modo o nell’altro, viene soffocata. Ecco l’importanza di associazioni come Stanza 101 (I Nostri Valori – Stanza101), che da anni a Reggio Calabria sviluppa un’azione di controinformazione e soprattutto di crescita dei ragazzi esercitandoli al “pensiero”. In completa antitesi alla società liquida, ecco allora promuovere una sede come luogo di ritrovo culturale dove discutere e animare dibattiti su libri e filosofi, su attualità politica e sociale. Tra i fondatori dell’iniziativa troviamo Pasquale Morisani, già assessore nella città, attivissimo nel dare contenuti e soprattutto esempio ai ragazzi che frequentano l’organizzazione. Interessante e innovativa è la presentazione tratta da 1984, celebre romanzo di George Orwell: la “Stanza 101” è la camera in cui venivano torturati i prigionieri con l’accusa di psicoreato, ovvero quel crimine commesso da ogni cittadino che formula pensieri o parole in contrasto con il Socing, l’ideologia dominante del Grande Fratello, il dittatore dello Stato totalitario di Oceania.
Stanza 101 difende il senso di appartenenza alla propria terra, la libertà dell’uomo e della vita. Si oppone con forza al meccanismo economico basato sul produci e consuma. Un laboratorio di pensiero per affermare la libertà di elaborazione contro la tristezza della società in cui viviamo. Si definiscono impertinenti e lanciano la loro idea di comunità basata su identità, comunità e solidarietà. In antitesi al modello dell’Homo oeconomicus. “L’Uomo non è un semplice individuo isolato ed in relazione solo tramite legami meccanicistici ed utilitaristici, tutt’altro. I legami che si sviluppano all’interno di ogni comunità – a partire dalla cellula base che è la famiglia naturale – devono essere di solidarietà, ovvero quell’impegno reciproco e gratuito espressione di comunione.”
Fabrizio Fratus per culturaidentita.it
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