LA TRINITA’ DANZANTE
Esce oggi l’ultima fatica letteraria del filosofo Emanuele Franz dal titolo “La generazione inversa. Ovvero come il Figlio genera il Padre”. L’autore, moggese, in questo trattato teologico-filosofico sull’origine della vita, sostiene che il figlio generi il padre, tale processo, secondo l’innovativa visione dell’autore, prende il nome di “generazione inversa”. Il lavoro si compone di due parti: l’argomento teologico e l’argomento matematico. Con i testi dei Padri della Chiesa alla mano, l’autore ipotizza che non solo dal Padre si è generato il Figlio, ma che anche dal Figlio si è generato il Padre e avanza l’ipotesi di una Trinità danzante in cui ogni elemento genera l’altro. La seconda parte del lavoro si occupa di mostrare svariati esempi della matematica e della fisica in cui il contenuto (il “figlio”) è in grado di “generare” l’insieme che lo contiene (il “padre”). In conclusione l’autore avanza il sospetto che una tal “generazione inversa” debba porsi anche sul piano biologico. A questo libro si sono già interessati svariati intellettuali italiani ed esteri: da Piergiorgio Odifreddi a Noam Chomsky, dal MIT di Boston, che scrive all’autore per dirgli che la sua è un’idea veramente creativa e che non aveva mai sentito nulla del genere, Massimo Cacciari ritiene che in filosofia sia necessario osare, Marcello Veneziani commenta dicendo che questo studio è “Una bella intuizione, un bel rovesciamento di prospettiva”, e il Premio Nobel Mario Vargas Llosa scrive a Franz per fargli i suoi migliori auguri a questo lavoro, dopo essere rimasto profondamente colpito dall’argomento.
“La generazione inversa” è un testo che affronta in modo rigoroso ed allo stesso tempo poetico i temi religiosi che oggi appaiono secondari rispetto alla nostra vita. Il testo è pieno di implicazioni sulla nostra quotidianità e sulla direzione che il nostro futuro potrà prendere se saremo capaci di far riemergere il Logos che è in noi. Franz propone, detto altrimenti, una visione rinnovata del processo divino, e del cristianesimo. Il processo divino, in quanto totalità vivente e in perpetuo movimento, trova il suo moto fondamentale nell’uomo, un uomo, tuttavia, che non è consegnato all’impotenza e ridotto all’inazione: non è un uomo finito, è un uomo infinito, è un uomo che assume su sé stesso la totalità, e con essa l’infinità della generazione. Ne emerge un uomo-Logos dotato del potere della generazione, che ha cioè la potenzialità di generare il Padre, e, in altri termini, di generare sé stesso.

La Teologia della generazione inversa è dunque una Teologia della Potenza, dell’uomo-Logos che ha il potere di generare, che si autodetermina e che è Padre di Dio.
Essa propone un cristianesimo che riscopre il valore dell’Individuo assoluto, e del suo potere di concepire, pertanto invita a una Fede che non santifica il fratello e la fratellanza, ma l’unico, il singolo, dotato di Potenza e di generazione, un uomo che non è rassegnato, estinto in una realtà sociale di cui non ha il controllo, ma, riappropriatosi del Logos, diviene generatore della realtà che ingloba e da cui è inglobato.
Il testo, edito da Audax Editrice, ha 150 pagine, costa 15 euro e può essere ordinato direttamente sul sito dell’editore, www.audaxeditrice.com
Telefono: 3338760653.
Tratto da studionord.news
Rispondi