LO SCONTRO E’ TRA POPOLI ED ELITES
Oggi abbiamo il piacere di intervistare Edoardo Sylos Labini uno dei protagonisti dell’identitarismo italiano in quanto fondatore del movimento “CulturaIdentità” e ci confronteremo sulle sfide postmoderne di chi ha a cuore la salvaguardia dei valori Tradizionali
Grazie caro Edoardo per averci concesso questa intervista. Nel contesto odierno assistiamo alla fine delle grandi ideologie novecentesche e persino all’ esaurimento della categoria destra-sinistra che si è progressivamente trasformata secondo una dicotomia che Marcello Veneziani già diversi anni fa definiva “comunitari vs liberal”. Tu in quanto fondatore del movimento “cultura e identità” come valuti l’emergere di nuove categorie politiche?
Oggi alla dicotomia sinistra-destra si è sostituita quella élites-popoli e specificamente sovranismo-globalismo. In questo processo la sinistra è diventata l’asse portante del globalismo relativista. Mantenendo saldo un egualitarismo giacobino che appiattisce le differenze, attraverso una mutazione di contenuti e di simboli (dal garofano alle sardine) la sinistra è diventata la serva sciocca dei poteri forti. In questo processo va incluso anche il finto populismo del Movimento 5 Stelle che pare aver gettato la maschera allineandosi alla tanto detestata casta, proponendo un reddito universale di cittadinanza. Un preciso disegno ideologico contro i ceti popolari produttivi impoveriti a cui si da un contentino. La stessa “via della seta” proposta dai pentastellati e appoggiata dalla sinistra globalista va verso la svendita del nostro paese. A questo processo la vera destra sta abbracciando la battaglia sovranista e identitaria per la difesa dei popoli contro le élites della sinistra “progressista”. Sotto questo aspetto se si legge il manifesto del nostro movimento cultura e identità lanciato nel 2018 al teatro Manzoni di Milano, i temi sono proprio questi e non ha caso siamo diventati un punto di riferimento per i partiti sovranisti italiani come Lega per Salvini Premier e Fratelli d’ Italia. Abbiamo riattualizzato i valori eterni Tradizione,patria e famiglia ascrivibili ad un retroterra culturale di destra in questa battaglia, più che mai attuale contro il globalismo relativista.

Le note vicende della pandemia da Corona Virus sono state strumentalizzate dalle élites globaliste che con la scusa “del’ informazione responsabile” stanno estendendo il raggio d’azione attraverso una più rigorosa censura ai limiti della costituzionalità. So che su questo tema “CulturaIdentità” è particolarmente battagliera. Quale è la vostra posizione?
Proprio nel mese di Maggio abbiamo dedicato un numero del nostro mensile al bavaglio dell’informazione. Infatti la task force decisa dal governo contro le fake news è una deriva pericolosa e antidemocratica che calpesta l’articolo 21 della costituzione che sancisce la libertà di espressione. Facciamo notare che questa iniziativa del governo in carica (illegittimo dal punto di vista della volontà popolare) è stata gestita in modo totalmente unilaterale (non sono stati coinvolti neanche l’ordine dei giornalisti e agcom). Infatti la mancanza di pluralismo della commissione è la prova di un pericoloso allargamento dello iato tra élites e popoli. Nel contesto del tragico scenario della pandemia il governo attuale rinforza pericolosamente il politicamente corretto e con una serie di decreti aumenta i problemi sociali di ceti popolari impoveriti. Il 2 Giugno “Culturaidentità” sarà in piazza per la libertà dei popoli e per il bene della nostra patria. Invitiamo tutti a comprare il nostro numero di CulturaIdentità”. Con un immagine di David di Michelangelo imbavagliato, affrontiamo la questione del bavaglio dell’informazione con interventi importanti di Alessandro Sallustri, Diego Fusaro,Marco Gervasoni, Marcello Veneziani, Giampaolo Rossi e tanti altri. Non è accettabile che questo governo non votato dagli italiani, decida cosa censurare a suo piacimento, un governo che ricordiamolo in questa difficile fase del nostro paese ha optato per una maxi sanatoria sull’immigrazione.
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