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GAY O NON GAY, QUESTO PRETE È UN GIUDA

Dopo la mafia, anche la Chiesa vivrà la stagione dei falsi pentiti?

Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio. [Mt 13, 24-30]

E, insomma, c’è sto prete polacco che dal nulla (poco prima che inizi il sinodo sulla famiglia e che venga stampato il suo libro) se ne salta fuori con un “sono gay e la Chiesa è fascista perché non mi fa fare il prete gay”. La reazione di Padre Lombardi, che è stata immediata e laconica (“vai a fare il gay da un’altra parte”) ha però suscitato una serie di strascichi mediatici e folkloristici per cui Barbara D’Urso (l’arbiter elegantiarum de noartri) non si è potuta esimere dal ricordarci a quali bassi livelli si possa portare un qualsiasi tipo di discussione, anche su argomenti seri (quando non sacri).

Al che la nostra risposta non può che essere una: vai a fare il gay da un’altra parte.

E lo diciamo non tanto per l’orientamento sessuale del presbitero, quanto, piutttosto, per il fatto che lo stesso, intrattenendo una relazione, ha di fatto conttavvenuto al voto di celibato pronunciato con l’ordinazione (Codice di diritto canonico, can. 277), per tacere delle dozzine di versetti delle Sacre Scritture che condannano l’omosessualità in ogni suo atto (non tendenza, NdA).

Insomma, non dovrebbero esserci molti margini per trarre delle valutazioni (non giudizi, però) sulla questione: ha giurato di osservare una “continenza assoluta” (cfr Decretale Directa, Papa Siricio, 10/2/385), è venuto meno al suo giuramento e ora o reprime le sue condotte in contrasto con la veste che indossa, o va a fare il gay da un’altra parte.

Chiudiamo facendo notare, con amarezza, come in questa incresciosa vicenda si sia verificato, di nuovo, il ritornello per cui chi diffonde teorie contrarie alla dottrina cattolica, al culmine della propria protesta, richieda alla stessa di rivedere il catechismo per integrarvi le proprie infondate eresie.

Egli [Lutero, NdR] restituì al prete il commercio sessuale […] ma tre quarti della venerazione di cui è capace il popolo, soprattutto la donna del popolo, ha la sua base nella fede che un uomo eccezionale su questo punto sarà un’eccezione anche su altri punti. [Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, 358 – L’insurrezione contadina dello spirito]

Walter Quadrini

1 Comment on GAY O NON GAY, QUESTO PRETE È UN GIUDA

  1. Beppe Garilli Cappellini // 12 Ottobre 2015 a 20:34 // Rispondi

    È così semplice e chiaro: il soggetto in questione ha contravvenuto all’ordinamento della chiesa cattolica. Sarebbe stata esattamente la stessa cosa se avesse intrattenuto una relazione con una donna,che sia omosessuale o meno ha poca importanza. Intrattieni tutte le relazioni che vuoi,con chi vuoi ma da un’altra parte. N.B. sono ateo.

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