TI PREGO, SALVINI, SALVA MILANO!
O "Salvami l'ano", che sarebbe più appropriato
La Redazione si scusa per le battute da oratorio, ma il mai sopito dramma delle “trombature” politiche rende necessario l’utilizzo di una comunicazione che colleghi le cravatte blu dei politici locali alla desolazione della strada.
Tra un anno circa, a Milano si tornerà a eleggere il sindaco. Dopo 4 anni di governo Pisapia, nel “centrodestra” non si parla d’altro e molte sono le inquietudini che imperversano sia tra i consiglieri comunali in uscita, sia tra coloro che aspirano a entrare in consiglio.
La prima questione riguarda chi sarà il candidato sindaco della città: tutti nel centro destra sperano in Matteo Salvini, l’unica candidatura forte sino a questo momento. La sua candidatura dipende, però, da diversi fattori che riguardano la questione nazionale, prima fra tutti la volontà di Renzi di tornare al voto, approvata la nuova legge elettorale che maschererebbe la perdita di voti del centrosinistra.
L’unico partito non d’accordo con la candidatura di Salvini è, ovviamente, NCD (che ora si fa chiamare “Area Popolare”, NdR) ma li suoi consensi, in realtà, contano ben poco e, a conti fatti, in Lega nessuno si preoccupa di una sua mancanza in coalizione: anzi, a ben pensarci, il suo peso politico non ne giustificherebbe la presenza.
Serpeggia la preoccupazione: se Salvini non fosse il candidato? Molto credono che sarebbe possibile una sconfitta con un altro esponente visto che nessuna figura forte è a ora spendibile. Se non bastasse questo problema del candidato sindaco ve ne è uno ancora più problematico per i diversi consiglieri comunali: come essere rieletti?
Tutti a fare i conti.
La grande paura che aleggia nei consiglieri di opposizione è quella di non riuscire nella riconferma e l’eventualità è particolarmente manifesta in Forza Italia: il partito è in caduta libera e, anche se si vincesse con i “nuovi arrivi”, è probabile che alcuni non saranno presenti nel prossimo gruppo consigliare. Il vero problema è: se Salvini non si candidasse? Si perderebbe e allora entrerebbero forse 3 o 4 consiglieri… Panico.
Stesso problema in FdI, che ha un consigliere comunale, ma allo stesso tempo deve “piazzare” i trombati delle passate elezioni… Tutto mentre i consiglieri provinciali si sono già dati alla fuga, cercando riparo in altre formazioni.
La speranza è una: Matteo Salvini candidato a sindaco e una sua lista aperta ai cittadini dove “infilare” qualche candidato che non avrebbe nessuna speranza di essere eletto in altro modo. Infatti, lunedì 4 maggio, durante la manifestazione della Lega Nord a Palazzo Marino, era tutto un “chiaccherare” su cosa avrebbe fatto il segretario del partito federalista a Milano e se sarebbe stata presente una lista aperta tipo NCS.
Tante domande (e speranze) che avranno risposta dopo il congresso cittadino della Lega ma certamente non sarà intenzione di Salvini traghettare consiglieri comunali uscenti che non sono stati in linea con le battaglie del partito durante questi anni e tantomeno coloro che cercheranno di usare la lista “aperta” per portare propri referenti.
Insomma, a livello locale come nazionale, tutto passa da Matteo Salvini.
Fabrizio Fratus
Beh per il pubblico della cinghiamattanza non è che si possano fare battute tanto migliori…
Anche col redattore che ci ritroviamo chiedere di più sarebbe azzardato.