VIENI A VOTARE IN PUGLIA
Se già non ci fosse, potrei dire "vado al mare"
Passano i mesi e quanto ipotizzato da Matteo Salvini si sta verificando: i partiti che componevano il vecchio centrodestra si stanno sfaldando e le regionali prossime saranno, molto probabilmente, il punto di partenza da cui si costruirà l’alternativa al renzismo.
In Puglia, per esempio, vi è una situazione particolare in cui Fitto, divisosi da Forza Italia, punta su Schittulli e con lui si aggregano NCD e FDI. La Meloni, nello specifico, gioca una partita particolare: il suo partito è nato per affossare Silvio Berlusconi sottraendogli i voti della destra più radicalmente conservatrice ma, in questo contesto, si trova ad allearsi con Alfano, esponente della destra blandamente democristiana, nonché sostenitore del governo Renzi. Una posizione decisamente strana e poco logica… In Puglia è quasi certa la sconfitta e per FDI sarebbe stato più azzeccato presentare un proprio candidato…
Forza Italia, invece, cavalca in groppa alla Poli Bortone (sì, ancora lei, incredibile ma vero) e, purtroppo, troviamo anche Noi con Salvini a sostenerla (“NESSUN RICICLATO!” tuonavano i proclami preprimaverili, mentre sembra che le selezioni, a riguardo, siano un po’ carenti in candidati: su tutto il Centro-Sud, ormai, i gruppi organizzati sono quasi sempre personaggi molto discutibili… Ma, anche in questo caso, Matteo Salvini ha detto che dopo le elezioni verificherà la situazione e la gestione di NCS che, invece di unire le forze territoriali politicamente sane, sta procedendo in direzione opposta.
L’alleanza con Forza Italia è stata, realisticamente parlando, un dovere per Matteo Salvini: con la scissione di Tosi la priorità della Lega è diventata il Veneto e, quindi, un’alleanza col Silvio Nazionale era dovuta per blindare la rielezione di Zaia. Da qui sono nate, poi, le diverse situazioni che hanno portato all’alleanza in Liguria e in Puglia.
Bravo Matteo Salvini, che ha scelto bene: manterrà il Veneto vanificando il tentativo di Tosi di dare maggiore forza alla paludaglia alfaniana e, allo stesso tempo, si confermerà come l’unico oppositore a Renzi.
Il gioco di Fitto, invece, è per ora oscuro: vorrà allearsi con altri moderati per creare un partito a sostegno di Salvini, sostituendo Forza Italia, o cercherà di promuovere una coalizione differente che comprenda Meloni, Tosi e Alfano?
In tutto questo, il personaggio politico più imbarazzante resta francesco Storace: presente nelle liste di Forza Italia alle scorse Europee (per fare dispetto alla Meloni, NdA), oggi dal suo giornale online lancia invece la Meloni come referente nazionale. Forse le sue aspettative non si sono realizzate in Forza Italia? Il suo articolo a sostegno di FDI è il tentativo di trovare un posto nelle liste della Meloni per le prossime politiche ma, fatto non chiaro all’autore dello stesso, ormai la sua destra non esiste più e Giorgia Meloni non è certamente per portarlo in parlamento alle prossime elezioni, al contrario, sa bene che ci vogliono facce nuove e giovani volenterosi poco inclini a manovre di correnti e ricatti politici. Inoltre FDI, per colpa di abbandoni e fuga di giovani, è in difficoltà e, se i sondaggi danno una crescita, molti tesserati vociferano che potrebbe essere un bagno di sangue.
Fabrizio Fratus
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