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CI RIMANE SOLO L’EREMO

"Il massimo trionfo della scienza sembra consistere nella velocità crescente con cui lo stupido può trasferire la sua stupidità da un luogo a un altro."

Continua la mia piccola opera di copiatura dalle pagine del libro Barbarico di Giovanni Lindo Ferretti (Mondadori, pp 135), nella speranza di incuriosire qualcuno. Eccone qualche altro frammento…

Pagg 29-30

Se posso permettermi di ridurre ad una parola questo nostro tempo scelgo: “sgretolamento”. Sociale, politico, individuale, tutto ciò che è legame ne è intaccato; ogni parola pubblica non fa che contribuire a tale processo e quella che pretende di farsi argine lo accelera rendendolo ancor più rovinoso.

Si salva la parola liturgica perché non è ascrivibile alla sola volontà dell’uomo ed è estranea alle dinamiche sociali; salvifica perché salvata.
Si salva, con fatica, la parola privata, il racconto dell’esperienza umana dato un tempo che muta nel mutare dei tempi e una genealogia; generazione su generazione è la storia dell’uomo, una madre, un padre e un dono inalienabile: la libertà nell’essere, tutti, figli di Dio.

(…)

Scrivere in assoluta libertà equivale all’edificazione di una struttura fortificata a salvaguardia di tutto ciò che va protetto: una vigilata libertà.
Innanzitutto la dimensione dell’intimità che non ha niente da nascondere ma ancor meno da esibire si sottrae: all’intimità si addice il pudore.
Esiste poi una dimensione del fare non riducibile alle parole,se un gesto può evocarne mille non saranno duemila parole a poterlo sostituire.
Il mondo della comunicazione, soggetto alle leggi dello spettacolo, sfuma velocemente nel regno della chiacchiera. Sottrarsi è sempre più difficile; forse l’eremo lo permette, qualche cenobio ne ribolle. Lo sai che…no, non lo voglio sapere e comunque la mia simpatia tende agli sbeffeggiati, i disgraziati di turno che, si badi bene, non sono gli stessi delle generazioni precedenti. I riprovevoli di allora oggi dettano legge, hanno fatto dei loro vizi, delle loro manie, il galateo cosmopolita; sono i nuovi benpensanti, alfieri e custodi della civiltà che avanza.

La polemica mi si addice: sono un grumo emotivo di nervi.
Frasi del telegiornale appena percepite mi fanno saltare per aria; titoli e foto di giornali spiegazzati sui tavoli del bar mi infiammano; conosco la rabbia che prende lo stomaco e straparlare imprecando sembra l’unica via di scampo.
Devo rifuggire, me lo sono promesso, la polemica (…) annebbia l’intelletto e grava sullo stomaco. Inutile combatterla, vanno rifuggite le occasioni che la propiziano.

 

(Continua nelle prossime puntate…)

 

Giovanni Lindo Ferretti (contrabbandato da Marco Pinti)

1 Comment on CI RIMANE SOLO L’EREMO

  1. si mi piace, ma ho un ma….e chi non riesce a controllare la rabbia che prede lo stomaco quando hai a che fare con “i ciechi” ? La soluzione l’hai data, ed io, a modo mio la sto applicando (praticamente mi sono isolata da tutti, veramente….non vedo più nessuno, ad eccezione del mio compagno) ma trovi veramente sia la soluzione migliore? Ma cosa succede alle persone? Sto impazzendo io e pochi altri o il mondo ha veramente decretato la sua fine?

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