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AAA CERCANSI PROFILI ALTAMENTE SPECIALIZZATI

Abbiamo disrutto, ora c'è da ricostruire

Cercansi profili altamente specializzati, con grande esperienza internazionale nel settore e con ottime referenze, per grande azienda multinazionale in forte espansione in mercato in via di sviluppo. Il nome della suddetta corporation? Governo ucraino. Il processo di head hunting, come riporta il noto sito complottista e no-global ilsole24ore, è stato eseguito dalle società di selezione del personale Pedersen&Pedersen e Korn Ferry, che hanno individuato i 185 candidati rispondenti ai requisiti indispensabili alla bisogna.

Per avere un’idea degli skills necessari, vediamo chi sono i prescelti, destinati a ricoprire ruoli-chiave nel nuovo esecutivo di un Paese che, ricordiamolo, è dilaniato da una guerra civile seguita al colpo di stato contro il presidente eletto Yanukovich (per mano degli stessi che ora ne impostano il governo?). Sono stati selezionati tre cittadini stranieri in posti chiave dell’esecutivo: la statunitense Natalia Jaresco, ex funzionaria del Dipartimento di Stato americano, alle Finanze; il lituano Abromavicius allo Sviluppo economico e il georgiano Kvitashvili alla Sanità. I tre sono stati oggetto di un decreto di emergenza affinché conseguissero la cittadinanza del paese che dovranno governare (suvvia, salviamo almeno le apparenze!). Qualche dato per capire i requisiti dei Nostri: i paesi di provenienza dei nuovi ministri sono acerrimi nemici della Russia: la Lituania, pedina della NATO dal 2004, ha promesso il rifornimento all’Ucraina di armi contro i secessionisti russo-ucraini dell’est, casualmente inoltre Abromavicius è uno specialista in investimenti in mercati emergenti; il georgiano ha fatto parte di un governo che ha scatenato una guerra contro Mosca nel 2008, invadendo l’Ossezia del Sud. Del ruolo degli Stati Uniti nel golpe ucraino è pleonastico parlare in questa sede, non fosse che la Jaresco ha lavorato negli anni ’90 per l’ambasciata USA a Kiev, poi ha gestito il Western Nir Enterprise Fund per conto del Dipartimento di Stato americano onde finanziare le imprese private in Ucraina, e infine ha usato gli stessi fondi per mettere in piedi una propria società, la Horizon Capital (vedi qui). Ovviamente sono tutte coincidenze, ciò che conta è la “democrazia”, qualunque cosa essa voglia dire.

Ma da chi è stata sostenuta l’iniziativa del talent scout? Dal cioccolataio-presidente ucraino Poroschenko? Dal popolo ucraino? Acqua, acqua! Un indizio: pensate alle primavere “spontanee” di tutti i colori che hanno destabilizzato, o, se preferite, aiutato i processi di implementazione democratica in mezzo mondo, negli ultimi 25 anni…sì, bravi complottisti confindustriali, avete indovinato, è proprio lui, uno dei grandi burattinai dello scacchiere geopolitico (per non dire altro) mondiale: George Soros. Uno dei suoi molteplici tentacoli, la Fondazione Renaissence, ha gestito tutta la faccenda. Non dubitiamo naturalmente degli intenti umanitari dello stesso magnate e “filantropo” americano, né che abbia secondi, terzi o ennesimi fini. La democrazia è come un cavallo: se te la donano, non sta bene guardarci in bocca, non sia mai che si scopra che ha i denti marci, o che non li ha proprio più.

Del resto perché dubitarne, ormai stanno venendo sempre più allo scoperto e affermano apertamente i loro scopi, i grandi pupari benefattori. Il Nostro ha pubblicamente dichiarato di aver messo in piedi una fondazione in Ucraina ancor prima che questa divenisse indipendente dalla Russia (prima del 1990), e che quella ha operato (in che modo il lettore può intuire) fin da allora, sino a giocare un “importante ruolo nei recenti avvenimenti”. Naturalmente ha condito il tutto con i soliti deliri propagandistici anti-russi, gli stessi trasmessi a reti unificate dalla “stampa libera”, che sono evidentemente efficaci, altrimenti non si spiegherebbe come mai quell’entità fantasmagorica chiamata opinione pubblica continui a non vedere cosa stia succedendo in mezzo mondo (dalla Libia alla Siria e all’Ucraina), bevendosi le peggiori e più volgari menzogne senza accorgersi dell’evidenza dei fatti.

Nonostante l’effetto narcotizzante dei mass media sulla massa di zombie vaganti nei centri commerciali, l’operazione questa volta è talmente sfacciata che addirittura lo stesso giornale dell’ establishment finanziario, Il Sole 24 Ore, definisce la selezione aziendale del governo ucraino una “cosa curiosa”, e parla di “osmosi dei metodi della finanza applicati alla politica”, già teorizzata anni prima da Soros nel suo libro L’alchimia della finanza. E ancora, il direttore di una testata liberale e filo-atlantista come Il Giornale, Sallusti, non esita a chiamare le cose col proprio nome: quello ucraino è un “governo fantoccio di Obama”.

Chiudiamo con una riflessione, suggerita da Michele Majno su Riscossa Cristiana: recentemente Standard&Poor’s ha ulteriormente declassato il debito italiano. Ora, la situazione non è per niente rosea, lo sanno tutti: la Merkel, Padoan e Renzi. Lo sanno la BCE e il FMI. E se l’Ucraina fosse un esempio anche per il futuro del nostro Paese in liquidazione? Dopo tre governi consecutivi non eletti sembra che la gente non abbia molto da ridire (al limite sta a casa e non vota, come in America), cosa vuoi che sia se mandano a casa anche il fiorentino e al suo posto ci mettono un più efficiente governo tecnico multinazionale? Che so, un americano, un lussemburghese, un tedesco. Per la cittadinanza basta un decreto legge.

Si fa lo ius soli o, ancora meglio, lo ius pecuniae. Che non si sbaglia mai.

Lorlenzo Burlini

1 Comment on AAA CERCANSI PROFILI ALTAMENTE SPECIALIZZATI

  1. mi lascia perplessa la riflessione finale, questo vuol suggerire che è meglio tenersi il fiorentino perchè si rischia una “soluzione finale”? Spero di non aver capito il senso, è vero che al peggio non c’è mai fine, ma almeno decidere come morire, fa proprio schifo? trovo un po “terroristico” porsi solo la domanda

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